Formula 1 | Team scettici sulla nuova aerodinamica

© Mercedes Press Area
Trapela scetticismo tra i team di Formula 1 circa le novità aerodinamiche del 2019. La mancanza di azione e sorpassi offerta da certe gare – nel caso del GP d’Australia, talmente preoccupante da indurre gli organizzatori a paventare modifiche al tracciato di Albert Park – ha indotto a studiare un cambio regolamentare che renda l’aerodinamica meno esasperata. In quest’ottica va interpretata la semplificazione dell’ala anteriore nelle monoposto di prossima generazione, che debutteranno in pista a febbraio a Barcellona.
L’obiettivo è fare in modo che la vettura che segue risenta in misura minore delle turbolenze create da quella che precede. Nelle gare turismo (come il DTM o il Supercars australiano), le turbolenze create dalla macchina davanti sono ridottissime e questo favorisce sorpassi continui e sportellate. In Formula 1 la situazione è radicalmente diversa. Ma la FIA è fiduciosa che la nuova veste aerodinamica vada nella giusta direzione e anche Ross Brawn ha parlato di un “impatto tangibile sulla possibilità di effettuare sorpassi”.
Scettico invece il parere di Rob Smedley: “Nick Tombazis l’aveva detto chiaramente: una monoposto di Formula 1, che è un concentrato di aerodinamica portata a livelli estremi, non seguirà mai un’altra macchina con la stessa facilità di una vettura turismo. Non accadrà mai, perché le leggi fisiche non lo permettono. Quindi dobbiamo accettare che una macchina di Formula 1 è difficile da seguire. Specialmente con la quantità di downforce che queste vetture producono”.
Secondo Jock Clear della Ferrari, le nuove regole daranno vita alle interpretazioni più disparate: “Di sicuro, 10 team verranno fuori con 10 soluzioni diverse e questo spingerà in avanti l’asticella. Correre non significa superare facilmente, ma implica almeno che la vettura che segue possa mettere pressione a quella davanti”.
Anche Nick Chester, che si occupa dello chassis Renault, non si è detto entusiasta dei nuovi regolamenti. Secondo lui, la vera rivoluzione è datata 2021, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento sui motori: “In un anno non cambierà granché. Certo, la direzione è quella giusta, ma l’impatto sarà ridotto. Sicuramente, l’anno prossimo seguire un’altra vettura sarà un po’ meno complicato, ma le vere novità sulle performance le vedremo nel 2021“.
Quel che è certo, secondo gli ingegneri, è che le nuove regole aerodinamiche incontreranno interpretazioni differenti da team a team. “Sarà interessante vedere i differenti concept. In seguito ci sarà ovviamente una convergenza, perché tutti i team implementeranno la soluzione migliore sulle proprie vetture” ha commentato Smedley.