Formula 1, Strategy Group: occhi puntati su motori, gomme e vetture clienti
Proprio nella giornata di ieri, lo Strategy Group si è riunito per parlare del futuro della Formula 1. Anche se il comunicato stampa ufficiale verrà diffuso solamente nella giornata di oggi, qualche indiscrezione è comunque sia riuscita a filtrare. Alla riunione erano presenti Bernie Ecclestone, il presidente della FIA, Jean Todt, e i Team Principal di Ferrari, Mercedes, McLaren, Red Bull, Williams e Force India.
Nonostante all’ordine del giorno ci fossero alcune idee sulla riduzione dei costi (abolizione delle gallerie del vento ndr), tra le proposte bocciate troviamo il quinto motore con la Mercedes che, come avevamo anticipato, nonostante l’iniziale favore ha votato contro la possibilità di disporre della quinta power unit, una brutta notizia per Renault, Ferrari e Honda che speravano di poter sfruttare un ulteriore motore e che avrebbe potuto dare una chiave di lettura differente all’andamento della stagione 2015. Una decisione che sicuramente avrà portato ulteriore tensione in casa Red Bull che ha già utilizzato sei motori, con Ricciardo e Kvyat che, al prossimo problema, saranno obbligati a usare il loro quarto e ultimo propulsore prima di essere colpiti da penalità in griglia.
Bocciato sarebbe stata anche la proposta della Pirelli di passare alle gomme da 17 pollici che, in un certo senso, allontana la possibilità di vedere il ritorno in Formula 1 della Michelin che aveva espresso il proprio interesse nei confronti del Circus nel caso in cui però la Federazione Internazionale avesse deliberato il passaggio agli pneumatici da 18 pollici. Tra le delibere, invece, lo Strategy Group si sarebbe espresso a favore della vettura cliente con i top team che possono cedere ai più piccoli quelle che volgarmente chiamiamo customer-car: se Mercedes, Ferrari, Red Bull e McLaren potranno mettere a disposizione le loro monoposto complete per circa 15 milioni di sterline a giovarne sarebbero Force India e Marussia con la Toro Rosso che potrebbe potenziare la collaborazione con Red Bull. Una mazzata, economica, invece per team come Williams, Sauber e Lotus che producono in proprio le monoposto sfruttando strutture molto avanzate.
In particolar modo, Williams e Sauber, sul finale della scorsa stagione avevano espresso grosse preoccupazioni per la loro sopravvivenza. Anche se l’idea delle vetture clienti è nata, sul finire della passata stagione sull’onda dei crac di Marussia e Caterham, sulla carta potrebbe rappresentare una piattaforma di salvataggio per i team più piccoli, ma in pratica potrebbe portare all’abbandono alcune delle scuderie presenti nel Campionato.
Eleonora Ottonello
@lapisinha