Formula 1 | Scuderia Ferrari: “Quanto silenzio a Maranello!” 8 Febbraio 2017 Giorgia Meneghetti Credits: © Scuderia Ferrari Press Area A 45 giorni al via del primo Gran Premio della stagione 2017, e a pochi giorni dalle presentazioni delle vetture, e dal via dei primi test invernali, le domande sicuramente molti di noi si staranno facendo sono soprattutto legate alla Ferrari: “A che punto sta la Ferrari? Ce la farà a far nascere una vettura in forma, competitiva e vincente?” Ciò che noi tifosi, appassionati della Ferrari, ma anche della Formula 1, speriamo, è di vedere un team come lo è il Cavallino Rampante che punta di più sui fatti, e poche chiacchiere, e meno ottimismo e spavalderia soprattutto iniziale e quando i risultati si riveleranno negativi. Un aspetto e un difetto che abbiamo troppo spesso visto nelle ultime stagioni, specialmente nel 2016, con i pronostici iniziali ottimistici che si sono poi rivelati disastrosi. Rispondere alle domande scritte all’inizio, non è facile poter farlo con precisione, anche per il silenzio che avvolge Maranello circa il lavoro che sta facendo l’intera squadra in preparazione della stagione 2017. Un silenzio che non ci ha portato nessuna notizia a riguardo, solo qualche voce sulla competitività ma senza aver ricevute conferme o smentite. Tutti con le bocche cucite, anche il Presidente Sergio Marchionne. Sappiamo solo che la Ferrari è a lavoro sulla sua 63° monoposto di Formula 1 che sarà svelata il prossimo 24 febbraio. Attorno alla vettura, per la creazione e lo sviluppo c’è un folto gruppo di meccanici, tecnici, ingegneri italiani. Per rivedere un po’ d’Italia a lavoro negli ultimi anni, occorre tornare ai tempi in cui a capo della gestione c’era Aldo Costa, colui tra l’altro che ha permesso di ottenere l’ultimo mondiale piloti nel 2007. Poi lo stesso Costa è passato in Mercedes, e al suo posto nel corso degli anni successivi sono passati vari nomi tra cui Tombazis, Pat Fry, James Allison. Finché poi la squadra di tecnici, meccanici ed ingegneri ha subito una rivoluzione, con tanto di svecchiamento. Ora la nuova squadra di tecnici, è composta da Mattia Binotto che è a capo dell’ufficio tecnico e poi Simone Resta, come ruolo di coordinamento trasversale. Un ragazzo che si è dimostrato molto attivo, basta vedere come ha fatto bocciare la sospensione Red Bull e Mercedes, e bandire il sistema di partenza di Lewis Hamilton. Insieme a Resta, troviamo anche Sassie Fraboni che si occupa della Power Unit supportati da Zimmerman. All’aerodinamica, c’è il francese David Sanchez, in sostituzione di Allison, infine Enrico Cardile, al suo esordio in Formula 1, in quanto prima era nel reparto GT. Ciò che percepiamo in questa fase, è una Ferrari che sta concentrando i suoi sforzi, lavoro per poter presentarci una Vettura in ottima forma, magari competitiva, e capace di sfidare le rivali, come ha sempre saputo fare in passato. Per lo meno noi ci speriamo, anche se a questo punto per saperne con certezza dobbiamo per forza aspettare i test e il primo Gran Premio della stagione, in Australia. Il silenzio che regna attorno alla Gestione Sportiva, può corrispondere ad una sorpresa, un colpo di scena, una sorta di ottimismo nato dopo le ritrovate prestazioni viste nelle ultime gare del 2016, che può aver portato la Rossa a trovare il spunto per migliorare le prestazioni, lavorando molto sul telaio e carico aerodinamico, punti in cui la Ferrari ha spesso riscontrato maggiori difficoltà. Immaginiamo che non sarà facile fare una rivoluzione improvvisa, ma nel cuore dei tifosi c’è la speranza che qualcosa di buono verrà fuori da questa Ferrari. Perciò staremo a vedere!!! Nel frattempo che i lavori fervono, vediamo la situazione della coppia dei piloti, che saranno nuovamente chiamati a scendere in pista, e fare il possibile per riscattare le deludenti ultime stagioni, ovvero Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Una coppia, che abbiamo visto nelle ultime due stagioni ben unita. Non li abbiamo mai visti in lotta per motivi di rivalità, giochi di squadra a favore di uno o dell’altro, con il rischio di rovinare il loro rapporto, come abbiamo visto per esempio in casa Mercedes con l’ex coppia Rosberg-Hamilton. Con nostra sorpresa, nel 2016, abbiamo visto un Kimi Raikkonen in forma, e con un livello raggiunto capace di mettere pressione anche al compagno di squadra, Vettel, il quale ha più volte manifestato rispetto nei confronti del Campione del Mondo 2007 proprio con la Rossa, che tra l’altro quest’anno compirà 38 anni. Sebastian Vettel si appresta ad affrontare la sua 10° stagione da pilota titolare (undici se consideriamo la parentesi con BMW l’anno precedente, ovvero nel 2006), e la stagione in cui il contratto che lo lega alla Rossa è in scadenza, così come per il pilota Finlandese. Per Sebastian, sarebbe già pronto il rinnovo, anche se negli ultimi mesi con il ritiro improvviso di Rosberg aveva aperto scenari interessanti per molti piloti, tra cui lo stesso pilota tedesco della Ferrari. Ovviamente in tanti penseranno a come sarà la situazione con la vettura, per sperare o meno in un rinnovo di Vettel, nel caso in cui la stagione non dovesse andare bene. Nelle stagioni precedenti, spesso e volentieri ci siamo imbattuti in una specie di tormentone del tipo “rinnova o no” con tanto di elenco di possibili sostituti. Una situazione che tornerà presto nel corso della stagione, soprattutto se la monoposto Rossa si dovesse rivelare l’ennesimo disastro, e quindi il pensiero di molti andrà sul futuro dei piloti della Ferrari, quindi anche di Vettel. Quindi, per Seb, si prospetta un Campionato del Mondo 2017 determinante, in cui dovrà dare il massimo, per la squadra e per se stesso. Si spera di ritrovarlo anche come nell’ultimo gran premio del 2016 ad Abu Dhabi, dove si è visto piuttosto aggressivo e duro. Tags: 2017, Kimi Raikkonen, Maranello, Mattia Binotto, Scuderia Ferrari, Sebastian Vettel, Sergio Marchionne, Simone Resta