Formula 1 | Rosberg: il costo del ritiro

Nico Rosberg ha deciso di lasciare nel momento clou della sua carriera, dopo 25 anni passati in pista è ora di prendersi una pausa e passare più tempo in famiglia. La scelta del ritiro è una passo importante nella vita di un professionista: oltre all’attività agonistica vi è anche l’aspetto economico da considerare con le conseguenti entrate che vengono meno. Di certo questo non è un problema per un campione multimilionario come Rosberg che può continuare a dormire sonni tranquilli; tuttavia non c’è dubbio che nel suo patrimonio qualche zero andrà a mancare.

Cauto in pista, cauto anche negli affari: Rosberg investe i suoi introiti in proprietà e varie imprese, affidandosi ad amici fidati ex compagni di scuola per minimizzare i rischi. Negli ultimi tre anni con la Mercedes, il tedesco ha intascato ben 15.5 milioni di dollari, più i ricavi derivanti dalla sua immagine. La somma a cui dovrà rinunciare appare più consistente; il contratto biennale firmato ad Agosto, infatti, prevedeva un guadagno annuo di 18 milioni di sterline più alcune collaborazioni con sponsor selezionanti, tra cui una famosa casa di orologi svizzera.

L’ex pilota Mercedes ha espresso la sua volontà di dedicare più tempo alla moglie Vivian e alla figlia Alaïa; la prospettiva di un Rosberg marito e papà a tempo pieno però non attrae sponsor.
Già ad inizio stagione il tedesco aveva deciso di porre fine alla partnership personale da 1 milione di sterline con il designer di orologi e gioielli Thomas Sabo, in quanto aveva ammesso di volersi concentrare solo sugli impegni con i partners Mercedes. Proprio uno di questi, il produttore di valigie Tumi, lo aveva nominato brand ambassador nel 2015 e la relazione è continuata anche durante questa stagione ma il futuro appare incerto dopo il ritiro.

Se da un lato ci sono le rinunce, dall’altro ci sono le opportunità che si presenteranno al campione del mondo. E’ probabile che la Mercedes offra a Rosberg un ruolo da brand ambassador, in cambio di qualche giro veloce e la presenza agli eventi ufficiali del team.

Infine un’altra opzione è la TV: viste l’abilità da poliglotta, Rosberg potrebbe trasmettere le sue conoscenze ai telespettatori nella loro lingua. La collaborazione con qualche emittente permetterebbe a Nico di scegliere a quali GP prendere parte, così da avere anche il tempo da dedicare alla sua famiglia. Secondo le stime, l’ex pilota di Formula 1 Martin Brundle guadagnerebbe 500.000 sterline l’anno per i servizi con Sky Sports F1.