Formula 1 | Red Bull e Renault, fuoco incrociato per contendersi Ricciardo

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© Red Bull Press Area

In casa Red Bull è decisamente papabile la delusione di non essere in grado di trattenere Daniel Ricciardo. Il 2018 ci ha congedati lasciandoci nel ricordo di un’infinità di dichiarazioni e di botta e risposta senza fine tra i vertici di Red Bull e casa Renault. Dichiarazioni a fuoco incrociato, in diversi casi al limite della mancanza di rispetto reciproca, in cui entrambe si accusavano a vicenda dei loro mali.

Il documentario di Netflix, nato dalla collaborazione con la Formula 1 ha rivelato diversi episodi di questa relazione sul filo del rasoio. Commenti indimenticabili da parte di Horner che chiedeva come avrebbero potuto migliorare i loro motori, dopo aver speso tutti i loro soldi per acquisire Daniel Ricciardo. O addirittura commenti ancor più di pessimo gusto, dove ci si tiene a ricordare come Cyril fosse soltanto il “ragazzo che portava il caffè” quando approdò nel Circus.

La Red Bull ha spinto al massimo la Renault, lasciando il pilota, con motivazioni maggiori, o minori, in una situazione spiacevole. Cyril Abiteboul ha ottenuto la sua vendetta strappando Daniel Ricciardo alla squadra austriaca, quando sembravano temere solo un’offerta da Mercedes o Ferrari. Senza alcun dubbio una soddisfazione che la Renault si è gustata come un piatto saporito.Il passato può essere superato solo a determinate condizioni. Prima dell’attuale prestazione delle unità di potenza Honda, delle controversie con le quali è iniziata la stagione per la Renault, in Red Bull non si è mai persa l’occasione per tirare fuori il petto e ricordare tutte le negatività verso la competitor.

La realtà dei fatti è che la Red Bull non è ancora riuscita a trovare il sostituto ideale di Ricciardo. Gasly non era pronto a un confronto di questo tipo, il pilota francese sta solo diminuendo la grande distanza tra la Red Bull e le altre squadre, perchè nel confronto diretto con Max Verstappen si denota chiaramente che parliamo di piloti su livelli completamente diversi. Kvyat dal suo canto, sarà in grado di fare ben poco perchè la squadra possa pensare a lui per qualcosa di diverso da una sostituzione dell’ultimo minuto. Albon ha invece molta strada davanti a sé da fare.

In tutta questa cornice, la grande vendetta di Helmut Marko, Christian Horner e Red Bull si è intessuta verso Cyril Abiteboul nel tentare di strappare Niko Hulkenberg dal team Renault. Alla Red Bull vedono Nico come una seconda guida di garanzia. Veterano e molto veloce. Pronto a essere un buon uomo di squadra senza preoccuparsi delle pretese di Max Verstappen, salvando dagli incendi la squadra come succede attualmente in Ferrari con Vettel e Leclerc, o anche come avveniva in Mercedes con  Hamilton e Rosberg.

La fine del contratto di Hulkenberg è prevista con il termine di questa stagione, dopo aver raggiunto la Renault dalla Force India nel 2017. Nico è stato uno dei primi mattoni sui quali è stata costruita la nuova Renault, in seguito si è unito Carlo Sainz e infine Ricciardo. Quindi sarebbe significativa la sua partenza, per giunta in un momento di carenza di piloti, lasciando tra le opzioni Sergio Perez. Quest’ultimo, però si dice abbia rifiutato proprio la Renault, in passato.

Come cita un noto proverbio, ride bene chi ride ultimo e ride anche meglio! Red Bull potrebbe preparare la sua risata finale a spese di Abiteboul?