Formula 1 | Il problema di Sebastian Vettel ad Austin? Bilanciamento e deportanza

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Nel GP delle Americhe Sebastian Vettel ha conquistato una quarta posizione dal sapore dolce-amaro perchè il podio era praticamente ad un passo se solo non ci fosse stata la Virtual Safety Car scatenata da quel Max Verstappen che ha fatto a pugni con il gearbox della sua RB12: “Abbiamo cercato di rimanere in pista il più a lungo possibile sulle supersoft mentre tutti gli altri sono rientrati in anticipo” commenta il ferrarista.
Non potevamo chiedere nulla di meglio per provare una strategia differente per cui nel nostro pit-stop abbiamo montato le medie per conservare la nostra posizione, poi però l’entrata della safety car ha buttato tutto alle ortiche”.

Avremmo potuto lottare per il podio…” continua con fare abbacchiato il tedesco della Ferrari, i cui problemi tuttavia non si sono fermati qui: nello stint finale la sua SF16-H ha cominciato a perdere il proprio bilanciamento e di conseguenza è andata calando anche quella deportanza che subito l’ha resa goffa ed impacciata proprio nelle “esse” veloci del primo settore.
A quattro giri dal termine il reparto corse del Cavallino Rampante ha chiamato ai box il pilota di Heppenheim in via precauzionale per scoprire che i responsabili del fattaccio erano stati dei pezzi di gomma i quali, intrufolatisi nell’ala posteriore della rossa di Maranello, hanno causato lo stallo dell’aerodinamica.

Tutto d’un tratto ho perso la deportanza e la mia vettura è diventata inspiegabilmente violenta – spiega Sebastian Vettel – La sensazione era simile a qualcuno che bussava insistentemente alla porta con un anticipo di un paio di secondi in modo da avvisarti di quella perdita di aderenza pronta a tenderti l’agguato finale”.
Stavo correndo a forte velocità e sono stato molto fortunato a salvare la situazione: ho rallentato e me la sono presa comoda, dopotutto con dieci secondi di distacco da Daniel (Ricciardo) non dovevo andare proprio da nessuna parte”.