Formula 1, Pirelli garantisce: «Nel 2017 gomme più veloci di 3 secondi»

Credits: Lotus Press Area

La Formula 1 è troppo lenta? La Formula 1 non è più l’espressione più diretta della velocità?  Tali domande tra i tifosi troveranno sicuramente una risposta affermativa, ed è per questo motivo che Pirelli ha imposto un obiettivo in vista del 2017: abbassare di 5 secondi i tempi sul giro.  Anche se le regole future non sono state ancora approvate, Pirelli in qualità di fornitore di pneumatici fino al 2019 si è detto volenteroso e completamente impegnato nel rendere la Formula 1 più spettacolare.

Il direttore di Pirelli motorsport Paul Hembery ritiene che rispetto al 2015 gli pneumatici per il 2017 possano dettare una performance più veloce di quasi 3 secondi, motore e telaio esclusi. Ciò significa che la macchina potrebbe contribuire ad abbassare i tempi ulteriormente, avvicinandosi ai 5 secondi rispetto a questa stagione. «Si tratterà certamente –dichiara il britannico– di gomme più ampie; la dimensione è cambiata. Stiamo parlando di 300mm di larghezza sulle anteriori e 400mm sulle posteriori, e rimarranno con i cerchioni di 33cm. E’ in corso un lavoro di simulazione, per fornire ai team i dati necessari e un’indicazione sul grip, per permettere loro di capire quanto potranno tirare fuori dagli pneumatici a livello di performance. Saranno probabilmente due, tre secondi più veloci. Basandosi su quello modificheranno le regole sull’aerodinamica, e probabilmente anche quelle sul motore, al fine di ottenere quei 5 secondi in meno che vogliamo ottenere».

«In realtà –continua Hembery– anche con gli pneumatici di adesso si potrebbe andare incontro ad un miglioramento di performance se lo si cerca. Ci sono delle soluzioni tecnologiche che si possono applicare per concentrarsi di più sulla pura performance. Scegliere una gomma più larga significa un’impronta più larga, e ovviamente vuol dire che si otterrà più rendimento».

Un altro fattore chiave per l’azione in gara è rappresentato dai pit-stop, che possono cambiare irreversibilmente le sorti dei piloti e l’esito della gara di conseguenza. Nella stagione 2013, o quantomeno nella prima metà, le gomme avevano un alto degrado e nel GP di Spagna è stato raggiunto un numero record di soste complessive, per poi culminare nelle esplosioni a Silverstone e tornare ad una mescola pressoché uguale a quella del 2012. E’ un vero ritorno alle origini quello che vorrebbe operare Pirelli, desiderando minare i primati sul giro delle piste e provare ad abbassarli ulteriormente, per giunta con più pit-stop per gara. «Le squadre e i possessori dei diritti commerciali vogliono tornare a come minimo due o tre pit-stop. Siamo stati troppo vicini all’unica sosta, specialmente questa stagione. Avendo due o tre pit-stop e avendo più performance potremo ricominciare a staccare giri record di nuovo».