Formula 1 noia: così non va per niente bene!

Credits: Pirelli Press Area

La quarta gara di questo assurdo 2020, ha evidenziato come effettivamente nel Circus ci sia qualcosa che non va. E’ giusto limare i costi, ma non si può ridurre a un lento trenino

Le prime due gare in Austria ci avevano fatto divertire e non poco, tra rimonte, duelli, ritiri e safety car. Tutto lasciava pensare a un 2020 bello entusiasmante e invece, lasciata l’Austria, le emozioni sono andate via via calando. A Silverstone, più che una gara è stata una lenta processione dietro alle Mercedes, che hanno fatto gara a se. Poi dal giro 49, le tre forature hanno risvegliato chi nel frattempo si era appisolato. Perché sono anche belli i duelli per i bassifondi della classifica o per i margini della top ten. Si tratta di Formula 1 noia?

Una gara dove le prime tre posizioni, si decidono praticamente allo spegnimento dei semafori richiede largo uso di caffè a quei quattro tifosi che ancora preferiscono il Gran Premio a una bella giornata al mare. L’unico che in qualche modo potrebbe creare scompiglio lì davanti è proprio Valtteri Bottas, che però dopo un buon inizio sembra aver già perso quel brio, quella spinta per infastidire sua maestà, Lewis Hamilton. A Max Verstappen, invece, si può chiedere ben poco. Lui con quel che ha fa già troppo. Quando le condizioni glielo permettono, l’olandese ci prova, ma di certo non può passare tutto l’anno a fare la danza della pioggia o a sperare che i marziani sbaglino qualcosa.

OPERATO DELLA FIA DISCUTIBILE, FORMULA 1 NOIA?

Ovviamente non si può criticare un team come la Mercedes, ‘colpevole’ di sfornare dall’ormai lontano 2014 vetture imbattibili. Resta però qualche critica sull’operato della FIA. La Federazione anziché incentivare un po’ di variabilità ai piani alti cosa fa? Congela motori e componenti vari per l’intera stagione, lasciando irraggiungibile chi è davanti e tagliando le gambe a chi insegue. In Formula 1 ha sempre vinto chi aveva più soldi, ma almeno una volta chi non poteva contare sul budget poteva spremere le meningi inventandosi qualcosa di diverso.

Talvolta ciò era efficace, altre volte invece da buttare. Oggi invece la priorità è il contenimento dei costi. Fa sorridere che uno dei principali esponenti di questa filosofia sia proprio Jean Todt, presidente della FIA, uno che quando era al comando della Ferrari, non si poneva problemi di spese. Dunque ecco budget cap e omologazioni dei componenti, ma attenzione però, perché cosi facendo, il rischio di altre processioni stile Silverstone, è alto!