Formula 1 | Se Monza tentenna Imola accelera col pre-contratto!

Credits: Media Center Ferrari

Il futuro del Gran Premio d’Italia continua a essere avvolto dalle nubi. Nonostante la presenza nel Principato di Monaco del numero uno dell’ACI Angelo Sticchi Damiani per parlare con Bernie Ecclestone e le voci di accordo sempre più vicino, la situazione continua a essere davvero complessa. Attualmente il Gran Premio d’Italia 2016 di Formula 1 sarà l’ultimo per Monza anche se gli organizzatori stanno provando a strappare a Mister E. un rinnovo almeno fino al 2020.

Dopo le prime indiscrezioni di un primo annuncio che avrebbe dovuto arrivare in brevissimo tempo, a seguito della stretta di mano tra Sticchi Damiani ed Ecclestone, per Monza sembra essere arrivata l’ennesima battuta d’arresto. Se Monza è ancora in alto mare, a Imola non ci pensano su due volte e, secondo quanto rivelato dai colleghi di Omnicorse.it. l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari avrebbe già firmato una specie di pre-contratto. Se l’autodromo brianzolo non ha ancora trovato i soldi necessari per salvare confermare la gara di Formula 1, il tracciato del Santerno, e in particolar modo Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola, avrebbe già ricevuto una copia del contratto del GP d’Italia, che sancisce il patto nel caso in cui ACI Italia garantisca lo stesso contributo economico promesso a Monza.

In questa Formula 1 che sta perdendo stagione dopo stagione parte del suo spirito, non ci può permettere di allontanare un pezzo di storia. La realtà è ben più grave di quello che ci si potrebbe aspettare: «La situazione di Monza è molto complessa, non lo abbiamo mai nascosto e l’ACI si sta impegnando sotto tutti i punti di vista per salvare il GP d’Italia – ha commentato Sticchi Damiani – Abbiamo parlato a Monaco e abbiamo spiegato tutta la situazione ad Ecclestone ma dobbiamo stare attenti a non fare il passo più lungo della nostra gamba».

Secondo gli accordi iniziali per il rinnovo con la Formula 1 l’ACI avrebbe dovuto sobbarcarsi la somma di 12,5 milioni di euro all’anno mentre il resto lo avrebbe dovuto mettere la SIAS, la società che gestisce l’impianto brianzolo ma che a seguito della gestione di Andrea Dell’Orto si trova coi conti in rosso. Siamo alle solite: ognuno cerca di lucrare a proprio favore per estrapolarne il massimo vantaggio, ma se andiamo avanti di questo passo a perderci non saranno solo i tifosi italiani, ma l’intera Formula 1 che dovrà dire addio all’ennesimo Gran Premio storico.