Formula 1, Monza-Ecclestone: la firma arriverà a maggio?

Ormai non è più il segreto di Pulcinella. La situazione che vede l’Autodromo Nazionale di Monza al centro di una delicata trattativa con Bernie Ecclestone per il rinnovo del contratto con la Formula 1, è tutt’altro che promettente. Proprio la settimana scorsa Ivan Capelli, Presidente di ACI Milano, assieme ad Emilio Radaelli hanno rassegnato le proprie dimissioni dal CdA della SIAS, la società che gestisce l’impianto brianzolo nella speranza di far cadere l’attuale dirigenza.

La difficoltà nella firma del rinnovo con la struttura lombarda arriva da una situazione critica che si è generata tra Mister E. e gli attuali dirigenti che gestiscono l’Autodromo, in particolar modo col Presidente della SIAS, Andrea dell’Orto che ha negato la possibilità di dimettersi: «Ritengo incomprensibili le dimissioni di Capelli e Radelli nella fase più delicata del rinnovo per la Formula 1 dove la SIAS ha sempre fatto la sua parte con responsabilità», ha commentato dell’Orto.

Il manager italiano ha dalla sua i numeri. Il bilancio 2015 dell’Autodromo di Monza si è chiuso con un aumento di ricavi pari a 5,1 milioni sebbene ancora con un passivo di 1,6 milioni di euro, meno rispetto al rosso di 3,6 milioni dichiarato nel 2014. Se l’anno scorso i ricavi del GP d’Italia sono cresciuti del 13%, nel 2016 potrebbero forse far perfino chiudere in attivo l’impianto brianzolo visto che a fine marzo le richieste di biglietti hanno superato del 77% quella registrata esattamente un anno prima. Secondo quanto hanno riportato i colleghi di Autosprint è probabile che ci sia la possibilità che si arrivi a un accordo con Ecclestone a maggio: «È piuttosto strano che il problema del rinnovo sia io o la mia gestione, perché da settembre non sono parte della trattativa – ha continuato il numero uno della SIAS – Date le richieste della FOM troppo elevate, ACI Italia si è resa disponibile a coprire la cifra mancante e, da quel momento, la trattativa è passata nelle loro mani».