Formula 1| Mercedes e quel doppio pit stop al GP Cina

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© Mercedes Press Area

C’è un episodio del GP di Cina che è forse passato in secondo piano ma è stato fondamentale nel decretare la doppietta della Mercedes. È stato il pit stop del 37esimo giro, che i due piloti delle due Frecce d’Argento hanno effettuato uno dietro l’altro, a distanza di pochissimi secondi. Tutto è nato per rispondere alla seconda sosta di Max Verstappen, che montando gomme nuove al 35esimo passaggio ha gettato un po’ di spauracchio tra i rivali, visto che sarebbe arrivato a fine gara con pneumatici più freschi. La sosta dell’olandese ha così convinto la Ferrari a fermare anche Vettel e la Mercedes a fare lo stesso coi suoi due piloti. Ma i rischi erano più di uno.

Lo ha spiegato Andrew Shovlin della Mercedes: “Quando si è fermato Vettel abbiamo avuto un bel dilemma, perché avevamo entrambi i piloti davanti e dovevamo rispondere alla sua strategia. Se avessimo fermato prima Lewis e poi Valtteri, Vettel avrebbe potuto portare a termine l’undercut su Bottas e avremmo rischiato di perdere la doppietta”.

“Se avessimo fermato prima Valtteri, invece, sarebbe stato lui a poter tentare l’undercut su Lewis. Questo ci ha messo in una situazione delicata. È stato Toto Wolff a maturare l’idea della sosta per Lewis e Valtteri allo stesso giro. Così li abbiamo fermati nello stesso momento, in modo che dopo il pit stop entrambi i nostri piloti avrebbero potuto mantenere le rispettive posizioni. Si è rivelata la decisione giusta e il lavoro in sincronia dei meccanici è stato eccellente”.

“Ovviamente non è mai semplice quando si crea una situazione del genere. Ci sono tante gomme nella piazzola e non devi montarle alla macchina sbagliata… Un lavoro del genere è sempre complesso, ma ha pagato”.