Formula 1 | McLaren, Brown: “Anche Ron Dennis avrebbe deciso di rompere con Honda”
“Anche Ron Dennis avrebbe deciso di divorziare dalla Honda“. Questo è ciò che sostiene l’attuale direttore esecutivo del McLaren Technology Group Zak Brown nell’intervista a cura di Rachel Brookes per Sky Sports.
La figura del manager statunitense è stata significativa negli ultimi 12 mesi per il team inglese motorizzato Honda, che nel 2017 è entrato nella terza stagione della partnership con i nipponici. Dopo l’ennesimo passo indietro, a Woking è stato deciso di terminare anticipatamente il rapporto con Honda e firmare un deal triennale con Renault, che risulta un porto più sicuro per mettere in salvo la reputazione della McLaren.
Brown è convinto che il suo predecessore Ron Dennis avrebbe preso la stessa decisione se fosse stato ancora in carica e non avesse dovuto cedere il suo 25% del gruppo McLaren. Riguardo alle riflessioni sul futuro della McLaren-Honda ha dichiarato: “Ron c’era ancora quando quelle discussioni sono iniziate e ritengo che abbia sempre avuto a cuore il meglio per il team, lui è Mr McLaren. Il fatto che non siamo in grado di vincere gli brucia tanto quanto a noi.”
Nonostante l’inscindibile legame tra Dennis e la McLaren, l’affermazione di Brown risulta discutibile. Quattro anni fa il dirigente britannico ha spinto al massimo per rompere con Mercedes, sostenendo che nell’era V6 turbo McLaren non avrebbe più avuto la possibilità di vincere come cliente. Ponendo tutta la fiducia nel notevole supporto finanziario e nelle risorse tecniche giapponesi, Dennis ha reso possibile il ritorno dell’iconica partnership con l’obiettivo di recuperare terreno sui rivali Mercedes tramite un approccio differente alla progettazione delle power unit.
Il rischio non ha pagato e per tre anni consecutivi la filosofia di Honda non è riuscita ad adattarsi ai ritmi e alle strategie della Formula 1. “Sapevamo di essere nei guai durante i test a Barcellona e abbiamo lavorato duramente per sei mesi, cercando di trovare delle soluzioni che ci dessero la sicurezza di poter essere più competitivi nel 2018. Tuttavia, dopo numerosi tentativi sentivamo di non essere in grado di raggiungere i nostri obiettivi. Tre anni è un periodo lungo in F1, quindi dovevamo prendere un’altra direzione per riportare il team in vetta” ha continuato Brown.
Ad ogni modo, come è stato dichiarato ad Abu Dhabi nel brindisi finale della McLaren-Honda come partnership, a Woking non chiudono del tutto la porta a Honda: “Siamo comunque riconoscenti nei confronti della Honda. E’ una grande compagnia con persone fantastiche. Il rapporto è sempre stato molto stretto e lo è ancora quindi non possiamo escludere che torneremo insieme in futuro. Auguriamo loro il meglio, ma abbiamo dovuto prendere una decisione secondo i nostri interessi”.