Formula 1 | Max Verstappen: “E’ difficile da accettare!”

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Tre vittorie, tre podi ed una pole position. Questo il bilancio della Red Bull dopo dodici gare. Un bilancio sicuramente non all’altezza di Ferrari e Mercedes, ma comunque notevole. Ad ogni modo l’atmosfera attorno al team austriaco è più grigia dei nuvoloni visti sabato pomeriggio in Ungheria. La RB14 è una macchina difficile da settare, ma soprattutto con enormi problemi di affidabilità. E’ dal Gran Premio d’Austria, infatti, che sotto la bandiera scacchi transita soltanto una delle due Red Bull in pista. Dopo aver chiuso il divorzio, tutt’altro che consensuale, con Renault, sembra che i propulsori francesi siano caduti in un vortice di guai tecnici, che sono costati tanti, troppi punti alla coppia Ricciardo-Max Verstappen.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, innervosendo non poco Chris Horner, è stato l’ultimo ritiro, quello del “baby” olandese che in Ungheria non ha concluso nemmeno un terzo di gara. “Paghiamo un sacco di soldi per motori di qualità e quello che ci offrono è ampiamente sotto le nostre aspettativeVoglio le scuse ufficiali di Abiteboul.” Queste le parole del team principal inglese, vistosamente urtato. Ancora più rabbioso Max Verstappen, che dopo essere stato costretto al ritiro per problemi all’ MGU-K dopo appena sei giri, si è aperto via radio in un team radio abbondantemente condito di beep. “E’ difficile da accettare” ha inoltre aggiunto il giovane olandese. Saranno probabilmente tre settimane di lavoro in casa Red Bull per cercare di riparare l’MGU-K che ha tradito il vincitore del gran premio austriaco, considerando che ha già raggiunto la terza unità. Probabile quindi per lui una penalità in Belgio. Anche se nel post gara ungherese Verstappen ha anche detto “Non so ancora se prenderemo una penalità a Spa, ma onestamente non mi interessa”. Dichiarazione che dimostra lo stato d’animo suo e del team dopo l’ennesima rottura.

Inutile dire che dopo la corsa non sono arrivate le scuse da parte di Cyril Abiteboul, anzi in Renault hanno pubblicamente ammesso che d’ora in poi si concentreranno solo su di loro. Sarà una seconda parte di stagione rovente tra Red Bull e Renault. Sta di fatto che la dura presa di posizione da parte del costruttore transalpino, non gioverà sicuramente al team di Milton Keynes, che dovrà affrontare i prossimi nove weekend di gara con motori dalla dubbia tenuta e col costante rischio penalità.

Gabriele Gramigna