Formula 1 | L’UE scende in campo contro la vendita del Circus

Non c’è davvero pace per la Formula 1. Quando è trascorso quasi un mese dall’annuncio dell’acquisizione del Circus da parte della Liberty Media, alla porta potrebbe bussare a breve l’ennesimo colpo di scena che potrebbe rendere la vendita più complicata di quanto ci si potesse aspettare. Quando si fa il nome dell’europarlamentare Anneliese Dodds, che già due anni fa si era fatta conoscere ai tifosi di Formula 1 per aver chiesto al commissario europeo per la concorrenza di avviare un’inchiesta riguardante la modalità di distribuzione dei premi economici nel Circus, non si può mai stare stare tranquilli.

Ora l’inglese del Partito Laburista è tornata alla ribalta. Secondo quanto hanno riportato i colleghi della rivista Forbes, appena una settimana fa Anneliese Dodds avrebbe contattato ancora Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza, per fare chiarezza a riguardo dell’acquisizione della Formula 1 da parte di Liberty Media, in quanto per l’europarlamentare inglese sull’accordo ci sarebbe un conflitto di interessi. La Dodds proprio lo scorso 20 settembre avrebbe inviato una lettera dove spiegherebbe come la Federazione Internazionale dell’Automobile, detentrice dell’1% dei diritti commerciali della stessa Formula 1 che consentirebbe loro di incassare 33 milioni di sterline, avrebbe già dato parere favorevole alla trattativa.

La Dodds ha messo sotto l’attenzione dell’Unione Europea proprio il comportamento tenuto dalla FIA, rea, secondo l’europarlamentare, di contravvenire così all’indagine avviata a cavallo tra il 1999 e il 2001 dalla Commissione Europea dove veniva assegnato alla Federazione Internazionale un ruolo di supervisore senza coinvolgimenti commerciali proprio per evitare conflitti di interesse: “L’organo in questione è pronto a trarre un vantaggio economico dalla cessione che sembra indicare come continui a sussistere un conflitto di interesse evidente – si legge nella mail spedita dalla Doods al commissario Verstager – Visto che da questa acquisizione la FIA potrà incassare 33 milioni di sterline, l’organo di governo ha il dovere di garantire che i nuovi proprietari della Formula 1 aderiscano a un test di competenza e correttezza prima di approvare la vendita. Gradirei che prima di sancire qualsiasi tipo di accordo, questo evidente conflitto di interessi possa essere adeguatamente esaminato“, ha concluso.