Formula 1 | Liberty Media-diritti tv: futuro in Internet per il Circus? In Italia rispunta la RAI per il 2018

© Formula 1 press area

Ormai non è più una sorpresa. L’acquisizione del Circus da parte della Liberty Media ha sicuramente cambiato l’immagine della Formula 1, sempre più a stelle e strisce e attenta all’entertainment. L’obiettivo è semplice: rendere sempre più divertente e soprattutto più fruibile la classe regina del Motorsport. E proprio questo cambio di rotta potrebbe andare a riguardare anche il discorso collegato ai diritti televisivi. La maggior apertura ai social network, sponsorizzata specialmente dalla nuova proprietà, ha aiutato il Circus iridato ad acquisire sempre più popolarità, interessando non solo sempre più Paesi ma soprattutto tornando a dare importanza a quelli che possiamo considerare come i fruitori quotidiani del prodotto, fascia da sempre bistrattata da Ecclestone.

Con il Mondiale di Formula 1 ufficialmente in vacanza, quello dei diritti televisivi è sicuramente l’argomento più discusso di questi ultimi mesi e che potrebbe andare a sciogliersi proprio nelle prossime settimane.

SKY PIGLIA TUTTO? – Dopo il mercato italiano e inglese, il gruppo Sky sembrerebbe essere puntato a investire ingenti somme di denaro a partire dalla prossima stagione per accaparrarsi anche le trasmissioni tedesche. Un piano ben architettato che coinciderebbe con la scadenza del contratto di RTL, che aveva strappato a Bernie Ecclestone un contratto agevolato per i diritti per la trasmissione di due stagioni di Formula 1, complice il rientro in calendario del Gran Premio di Germania. Eppure i progetti di Sky Germania potrebbero essere rivisti visto che proprio nelle ultime settimane si sarebbe fatta sotto l’emittente pubblica ARD. Secondo alcune indiscrezioni rilanciate da alcuni quotidiani tedeschi l’emittente pubblica punterebbe alla trasmissione della Formula 1 in chiaro proprio a seguito degli ottimi riscontri di pubblico analizzati in questa prima parte di 2017.

Esattamente come in Germania, anche i tifosi italiani che non hanno nessuna intenzione di pagare l’abbonamento alla pay tv per seguire vedere in diretta il Mondiale di Formula 1 hanno iniziato a sudare freddo.
Già un anno fa aveva iniziato a circolare la voce secondo la quale la FOM sarebbe stata pronta a vendere i diritti per la trasmissione dei Gran Premi di Formula 1 in esclusiva assoluta al gruppo di Sky a seguito di una proposta vicina agli 80 milioni di dollari a stagione, offerta inavvicinabile per la televisione pubblica che quindi avrebbe lasciato l’intero Campionato ai colleghi della pay-tv.

RAI AL CONTRATTACCO – Complice un Sebastian Vettel e una Ferrari, ad oggi, in lizza per il titolo, come riferito dai colleghi di Motorsport.com, in RAI si sarebbe abbandonata l’idea di farsi scappare la Formula 1. Il contratto della televisione di stato scadrà alla fine di quest’anno ma con qualche mese di anticipo inizierebbero a farsi sentire più forti le pressioni di Mario Orfeo, da giugno nuovo direttore generale, secondo il quale perdere il Circus iridato equivarrebbe a una grande privazione per la rete. E dalla parte della RAI potrebbe schierarsi proprio la Liberty Media, poco soddisfatta di un eventuale passaggio completo al modello a pagamento, intenzionata a non perdere il bacino di utenza della televisione in chiaro.

INTERNET È IL TERZO INCOMODO? – Ebbene sì. Nella sfida per i diritti tv tra televisione di stato e privata potrebbe inserirsi il mondo di Internet, con plauso della nuova gestione. Fin dall’annuncio dell’acquisizione della Formula 1 la Liberty Media non ha nascosto di voler sfruttare le opportunità offerte dalle trasmissioni online. La nuova gestione starebbe pensando di offrire agli appassionato un modello Over The Top (OTT), dove i tifosi di tutto il mondo potranno pagare un servizio simile a Netflix, ma interamente dedicato alla Formula 1, un formato che si adatta a tutti, come alcuni mesi fa ha spiegato lo stesso Chase Carey. Una visione 2.0 della classe massima dell’automobilismo mondiale, che punta sul coinvolgimento completo dello spettatore, dal fruitore quotidiano al personaggio più abbiente, un futuro che sa di digitale da sempre osteggiata da Bernie Ecclestone. E proprio la paura che si possa liberalizzare la piattaforma rischia di far arenare ogni possibile contratto delle televisioni a pagamento che aspettano al varco.

Quel che sarà ha poca importanza. La vera novità è che la Formula 1 finalmente ha trovato la voglia di cambiare, Liberty Media si è rivelata fondamentale per questo intento e non troppo in là negli anni non ci stupiremo se stipulando un semplice abbonamento da 10€ al mese avremmo la possibilità di disporre a portata di smartphone tutta la Formula 1 minuto per minuto.