Formula 1 | Lewis Hamilton sconvolto dalla morte di Muhammad Alì
Non si può di certo nascondere che questo primo fine settimana di giugno sia stato particolarmente sfortunato per il mondo dello sport. Dopo la morte di Luis Salom, pilota di Moto2 tragicamente deceduto a Barcellona, mentre questa mattina tutto il mondo è stato scioccato dalla scomparsa di Muhammad Alì, leggenda del pugilato nominato come migliore sportivo del secolo scorso. È proprio il caso di dirlo: Alì ha perso il match più difficile della carriera, quello col morbo di Parkinson, di cui soffriva da oltre 30 anni e che se lo è portato via all’età di 74 anni.
La morte di Cassius Clay, diventato Muhammad Alì solamente dopo la conversione all’Islam, ha colpito tutti, forse proprio perché è sempre rimasto se stesso: molto più di un pugile, un’ispirazione, impegnato costantemente nel sociale, capace di gettare la sua medaglia olimpica nel fiume quando un cameriere non volle servirlo perché di colore. Tra i piloti di Formula 1 sicuramente quello maggiormente colpito dalla scomparsa di Muhammad Alì è stato Lewis Hamilton: «Sono sconvolto, riposa campione. Che Dio possa benedire e aiutare la sua famiglia a superare questo momento così difficile», ha scritto il Campione del Mondo in carica su Twitter.
I’m gutted. R.I.P. Champ. God bless and help his family get through this incredibly hard time. pic.twitter.com/VSDqnAoVUH
— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) 4 giugno 2016
Non dimentichiamo come, proprio pochissimi mesi fa dopo il Gran Premio del Bahrain, lo stesso Lewis Hamilton, sconfitto a Sakhir dal compagno di squadra Rosberg, si avventurò in un paragone impegnativo prendendo proprio ispirazione dal famoso match Rumble in the Jungle a Kinshasa, che vide fronteggiarsi Muhammad Alì e il suo storico avversario George Foreman.