Formula 1, le pagelle del Gp del Bahrain
Ecco le pagelle del Gp del Bahrain che si è concluso con un’altra affermazione di casa Mercedes e con la seconda vittoria consecutiva di Nico Rosberg in questo instabile inizio della stagione 2016. Tuttavia, il risultato non deve trarre in inganno, il Gp del Bahrain è stato combattuto, ha avuto i suoi colpi di scena, i suoi eroi positivi e anche quelli negativi. Qui sotto, troverete il giudizio di ognuno di loro.
Lewis Hamilton: voto 7. Per la seconda volta consecutiva si fa soffiare la pole conquistata con classe al sabato e si rende protagonista di un’altra partenza orribile. Risucchiato nel mischione, riceve una poco gradita pacca d’incoraggiamento da parte di Bottas e perde pezzi (di non vitale importanza) qua e la. Rimonta con prontezza fino al podio ma, quando c’è da prendere Nico e Kimi, capisce subito che non c’è storia. Conclude così un week end caratterizzato dal sottosterzo e da scelte stilistiche discutibili.
Nico Rosberg: voto 9. Quinta vittoria di fila dalla fine del 2015 ad ora. Rosberg sembra diverso, in questo avvio di stagione, più determinato e concentrato. Parte, ancora una volta, bene e costruisce un tesoretto di una decina di secondi. Tesoretto che saprà gestire con sapienza quando si tratterà di fare l’elastico e salvare le gomme. Anche ieri, però, pur sudandosi la vittoria, gli è mancato un avversario vero.
Sebastian Vettel: N.C. Per la prima volta nella sua carriera, non prende parte ad un Gp. Questo perchè la power unit del cavallino è andata arrosto addirittura durante il giro di formazione. Peccato perchè, guardando le libere e le qualifiche, pareva avesse un certo margine su Raikkonen e, ipotizzando una partenza decente, chissà cosa avrebbe potuto fare.
Kimi Raikkonen: voto 8. Parte male come Hamilton ma, a differenza del britannico, si fa in parte perdonare grazie ad una rimonta condita da una serie di sorpassi cattivi, alcuni dei quali anche all’esterno. Fatto ciò, si butta a capofitto all’inseguimento di Rosberg ma, i 15” persi in partenza sono impossibili da recuperare. Resta, comunque, una bella gara in un tracciato in cui Iceman pare abbia un buon feeling.
Felipe Massa: voto 6. Anche in Bahrain, come in Australia, porta a casa quello che parrebbe essere il massimo da questa vettura. L’aspetto deprimente della faccenda è che il massimo è davvero ben poca cosa. Si ritrova, quasi fortuitamente, in una posizione nobile, poco dopo la partenza, ma è costretto a scivolare indietro. E non di poco.
Vallteri Bottas: voto 5. Questa Williams deludente di inizio stagione avrebbe bisogno di tante cose ma non certo di penalizzazioni a causa di comportamenti alla guida azzardati. E, d’altro canto, è anche vero che per i piloti Williams, la partenza rischia di essere l’unico momento di gloria a loro riservata.
Daniel Ricciardo: voto 8. Meno appariscente del solito ma pur sempre piedone. In un circuito in cui i cv si fanno sentire eccome, lui sembra fondersi con le magie del telaio e dell’aerodinamica di Newey ed ottimizzare ciò che ha tra le mani. Eccovi spiegato il suo attuale terzo posto in campionato.
Daniil Kvyat: voto 6. Dopo le qualifiche pareva destinato ad un altro Gp deludente. In realtà il russo ha reagito in maniera soddisfacente e, proprio come per Ricciardo, non deve certo esser stato facile rimontare con un Renault in un circuito “Stop & Go” come quello di Sakhir. Resta, però, il fatto che abbia concluso dietro a Verstappen.
Kevin Magnussen: voto 7. Pur fuori dalla zona punti, mi sento di dover dare un 7 alla gara di Magnussen che ha sfiorato la zona punti ma è stato costretto a rimontare partendo addirittura dalla Pit Lane. La Renault è quello che è; pensare di finire tra i top 10 sarebbe stato ambizioso anche partendo da metà griglia.
Joylon Palmer: N.C. Ecco un altro che può fare compagnia a Vettel. Anche Palmer ha dovuto alzare bandiera bianca durante il giro di formazione. Dice che avrebbe potuto rimontare molte posizioni. Guardando la gara di Magnussen, in effetti, il sospetto c’è.
Max Verstappen: voto 7. Ancora un’altra prova convincente da parte del giovane olandese. In qualifica la sua Toro Rosso lo costringe ad essere più “umano” ma in gara si scatena. Resta ancora da capire se le scelte strategiche siano state azzeccate. Il team di Faenza lo rispedisce in pista a pochi giri dalla fine con le supersoft e gli chiede di fare il miracolo e a Max, quasi gli riesce.
Carlos Sainz: voto 5. In realtà, la gara dello spagnolo è ingiudicabile. Viene messo fuori causa senza avere colpe. Nell’arco dell’intero week end, però, non è parso allo stesso livello di Verstappen e sappiamo benissimo che il suo compagno di squadra è anche l’unico rivale che è costretto a battere.
Stoffel Vandoorne: voto 8. Sì, ok, ha concluso 10° ma la gara offerta dal belga è stata maiuscola. Seguito per l’intero week end da Fernando Alonso (mai visti campioni così disponibili a fare da tutor), la sua curva di apprendimento, da venerdì a domenica sera è stata strabiliante. Infatti siamo rimasti tutti a bocca aperta, nonostante il 10° posto, nonostante la McLaren. Merita la F1.
Jenson Button: voto 5. Anche lui è stato protagonista di una gara non giudicabile. Resta, però, la “macchia” di aver perso la sfida diretta col giovane Vandoorne in qualifica. La stampa inglese si chiede se Alonso abbia ancora le motivazioni necessarie. Forse è il caso di chiederle a Button. Per me rimane sempre un signor pilota, ma deve disfarsi del letargo che la McLaren gli ha messo addosso.
Pascal Werlhein: voto 8. Alla faccia dei detrattori del moderno automobilismo, di chi dice che i piloti non fanno più la differenza. Andiamo a vedere la gara del giovane Werlhein e vediamo cosa ha spremuto fuori dalla sua Manor che, sarà anche cresciuta tecnicamente, però non esageriamo. Andiamo, invece, a vedere le prestazioni di un onesto mesteriante come Haryanto e capiamo bene quanto un pilota possa fare la differenza.
Romain Grosjean: voto 8. Quello di Melbourne era il solito exploit di inizio stagione? Non credo proprio. Ora, questa Haas avrà, forse, anche i suoi meriti e magari è stata sottovalutata da tutti ma i meriti espressi da Grosjean in questi primi due Gp sono ben superiori. Forse è il “Man of the match” del momento.
N. Hulkenberg: voto 5; S. Perez: voto 5; M. Ericcson: voto 7; F. Nasr: voto 5; R. Haryanto: voto 4; E. Gutierrez: voto 4.