Formula 1, Ivan Capelli rivela il piano che salverà l’Autodromo di Monza
«Monza rimarrà se si adatterà allo standard europeo» questa la cantilena ripetuta da Bernie Ecclestone nell’estate 2014, quando il nome dello storico autodromo italiano aveva già iniziato a vacillare nel calendario di Formula 1 a causa della scadenza del contratto. Mr E si è più volte rivelato l’acerrimo nemico della memoria storica detenuta da alcuni circuiti che ospitano la Formula 1; tra questi c’è l’Autodromo di Monza, per il quale si intravede tuttavia un futuro roseo.
Riqualificazioni, molti più eventi motoristici, mantenere la Superbike, il rinnovo con la Formula 1 fino al 2020, ma soprattutto un bilancio pari nel 2015 e un raddoppio per il 2016. Ambiziosi ma conseguibili gli obiettivi della società che gestisce l’Autodromo, di cui si fa portavoce Ivan Capelli, presidente dell’Automobile Club Milano. Capelli, senza macchina e senza paura, ha preso in mano la situazione oltre al microfono e proprio durante una conferenza stampa presso il circuito di Monza ha risposto al proprio avversario con sicurezza e con significative novità. «Bisogna far cambiare idea a Ecclestone – ha dichiarato Capelli– ora ci metteremo in moto per fare le giuste proposte e dare una giusta ripartizione tra costi e benefici. Arriveremo a trovare certamente un dialogo, lo stiamo già facendo. E poi gli ultimi avvenimenti, come la cancellazione del GP di Germania, è da leggersi sì come un bicchiere mezzo vuoto, perché è la riprova che Ecclestone non guarda in faccia nessuno e cancella il GP della nazione che vede trionfare Mercedes e Vettel; ma per noi è anche un bicchiere mezzo pieno, perché possiamo dire che questa cancellazione darà maggiore possibilità a noi.»
Capelli sottolinea poi l’importanza di un circuito intriso di storia come quello di Monza, divenuto un cardine per lo sport e in particolare per la tradizione motoristica nazionale: «Mi ricordo che Enzo Ferrari diceva “non è possibile descrivere la passione, la si deve vivere”, e questo è quello che mi ha spinto a partire in questo percorso. L’Autodromo di Monza è un bene del territorio, bisogna rilanciarlo. E’ una pista che ha tre punti cardine nella sua storia: 78 GP d’Italia disputati, 40 GP delle Nazioni di motociclismo e 37 Mille Chilometri, gare che danno idea della storia di Monza. Senza dimenticare il Rally di Monza, che ha creato una sua storia e un suo percorso. La Formula 1 è un punto cruciale per noi, perché sappiamo quanto Ecclestone sia tutto sommato non disponibile a guardare questa storia»
A corroborare la tesi di Ivan Capelli c’è Fabrizio Sala, Assessore della Giunta Regionale Lombardia : «E’ assurdo che oggi si debba discutere del GP d’Italia a Monza – ha esordito – superiamo gli inghippi burocratici e rilanciamo l’autodromo. Abbiamo messo a disposizione 20 milioni di euro, ma se ne dobbiamo pagare 8 di tasse cade tutto il principio. Stiamo chiedendo al Governo di prendere un’iniziativa, di emanare una norma che ci dica se può essere non tassato. Tassarlo vorrebbe dire perdere il significato di tutta questa iniziativa.»
Il programma di rilancio ideato da Ivan Capelli avrà certamente degli antagonisti specialmente in ambito finanziario, ma di certo è una mossa importantissima. Dà infatti voce ai tifosi che non vogliono seppellire il loro luogo di culto ed è una significativa iniezione di fiducia. Le tempistiche non saranno lunghe, infatti l’ex pilota milanese ha concluso comunicando che incontrerà Bernie Ecclestone al Gran Premio di Montecarlo.
Beatrice Zamuner
@BeatriceAlonsa