Formula 1, il V6 Turbo Renault in ritardo di 60 cavalli dal Mercedes
Quando mancano nemmeno due mesi al primo Gran Premio di Formula 1 della stagione, il responsabile della Renault Sport F1 Cyril Abiteboul, in occasione di un pranzo avvenuto all’Atelier Renault, sugli Champs Elysées di Parigi, ha fatto il punto su quella che è l’attuale situazione del fornitore di propulsori francese. L’ex Team Principal della Caterham, passato nel 2014 al gruppo Renault, ha sottolineato come, nel corso dell’inverno si sia lavorato duramente per provare ad assottigliare il gap tecnico che divide la power uniti della Renault dalla Mercedes. L’obiettivo dei francesi è chiaro: provare a raggiungere i tedeschi nel corso della stagione, magari mostrandosi già all’altezza dai test di Jerez de la Frontera che prenderanno il via il prossimo 1° febbraio.
«Stimiamo in circa 60 cavalli il divario tra il nostro motore e quello di Mercedes, alla fine della stagione 2014. Il nostro obiettivo è provare a dimezzare questo dato fin dall’inizio dell’anno. A differenza di Mercedes, debutteremo a Melbourne con la versione 2015 del motore sia sulla Red Bull che sulla Toro Rosso – ha esordito il responsabile della casa francese – Abbiamo usato 2/3 dei 32 gettoni che ci sono stati assegnati. Non voglio farmi illusioni ma l’obiettivo è provare a vincere almeno 5 gare». Dopo le lamentele della Red Bull, giunte durante la stagione 2014 di Formula 1, in ogni caso, Abiteboul ha confermato che la power unit che verrà sfoggiata bel 2015 sarà un’evoluzione ma non una rivoluzione rispetto a quella usata la scorsa stagione: «La posizione di elementi come il turbo ed il compressore non è stata modificata. Nonostante le scelte di Mercedes, siamo giunti alla conclusione che non era nei nostri progetti».
Vietato dire che la Renault Sport F1 non si sia data da fare per recuperare il gap tecnico che la divide dalla Mercedes. Oltre l’evoluzione della power unit, sono stati fatti progressi nella fabbrica di Viry-Chatillon, sia a livello di strumenti che di risorse umane: «Abbiamo aumentato il numero di banchi prova arrivando così a 24 mentre dal punto di vista dello staff, abbiamo assunto un ingegnere dalla Porsche ed un altro dalla Ferrari, ma non siamo riusciti a portar via nessuno dalla Mercedes».