Formula 1: Il Gp di Russia e le sue pagelle
Come ogni lunedì, ecco giungere le pagelle che valutano l’operato dei piloti che ieri sono scesi in pista in occasione del Gp di Sochi, in Russia. Il Gp russo ha visto l’ennesima affermazione di Rosberg in questo 2016 ma ha anche avuto tanti altri protagonisti, molti dei quali in negativo. Vediamo chi sale e chi scende questo lunedì.
Lewis Hamilton: voto 8. Finalmente riesce a concludere un Gp senza incorrere in incredibili episodi di cattiva sorte. Questo, però, non significa che la sfortuna lo abbia abbandonato. Parte 10° a causa di un altro guasto inspiegabile, rimonta bene ma deve mollare nel finale a causa di un altro problemino tecnico. È migliore di Rosberg nei doppiaggi ma, in definitiva, su pista libera, non da l’impressione di superiorità che dava l’anno scorso nei confronti del compagno e pare non adattarsi bene alla Mercedes 2016 che ha un retrotreno incollato a terra.
Nico Rosberg: voto 9. 100 punti dopo 4 gare. E chi l’avrebbe potuto immaginare? Nessuno. Tuttavia, un’altra gara in solitario, priva di avversari. Ma, proprio come in Cina, sarebbe un errore credere che il suo Gp sia stato un “regalo”. Rosberg ha solo guidato con intelligenza, evitando inutili rischi coi doppiaggi e mostrando una superiorità netta sugli avversari testimoniata dal suo giro veloce da urlo.
Sebastian Vettel: N.C. Continua la serie negativa iniziata 15 giorni fa alla prima curva di Shangai, visto che la penalità subita gli era stata inflitta per la sostituzione del cambio danneggiatosi in quel contatto. Continuare a trovare delle sue responsabilità in quell’episodio sarebbe, però, francamente ingiusto. Si è solo trattato di un momento di “follia” di Kvyat e, sebbene in molti lo avessimo giudicato “innocente” il russo in Cina, oggi suonano profetiche le parole di Vettel che a Shangai disse «Se continua a guidare così, prima o poi combina un casino». Infatti.
Kimi Raikkonen: voto 6. Non viene a capo di un sottosterzo che lo assilla per l’intero week end e, in definitiva, considerate anche le scorse edizioni, pare non aver ancora capito questo tracciato. Parte bene ma, come spesso gli capita, si addormenta alla ripartenza dopo la S.C. Tiene un passo che lui definisce “buono” ma, in realtà, viaggia lontano dalle Mercedes. Forse troppo lontano.
Valtteri Bottas: voto 7. Finisce, sì, dietro Raikkonen ma, a differenza del connazionale, dimostra di aver spremuto un pò di più la sua vettura. Non solo: è stato molto efficace in fase di ripartenza e ha dato una considerevole paga al compagno di squadra. Con questa Williams, al momento, non si può chiedere di più.
Felipe Massa: voto 6. Una gara solitaria, lontana da duelli, lontana da tutti. Considerate le difficoltà tecniche del team di Grove, Massa ha fatto il suo mestiere ma non è andato più in là di questo. Questo genere di circuiti in cui bisogna “violentare” la vettura con l’anteriore non fa per lui.
Daniel Ricciardo: voto 5. Anche lui vittima dell’annebbiamento mentale del proprio compagno, si ritrova con una gara rovinata già alla prima curva. Torna ai box e il muretto Red Bull opta per una strategia che lo penalizza troppo, dandogli in dotazione delle mescole troppo dure. Detto questo, però, Ricciardo in Russia non è parso il solito leone.
Daniil Kvyat: voto 2. Indecente. È l’unico aggettivo che si può utilizzare per l’approccio che il giovane pilota russo ha adottato nel Gp di casa. Se il tamponamento alla curva 2 è ascrivibile alle manovre tipiche di uno scarso pilota di Gp2, il successivo tamponamento alla curva 3 è tale da mettere in dubbio la sua super licenza. In realtà Kvyat il suo lavoro lo sa fare, a volte anche bene ma, a quanto pare, la cura Red Bull per mettere un pò di pepe nel di dietro del russo, sempre ossessionato dal fantasma di Verstappen, si sta rivelando decisamente deleteria.
Kevin Magnussen: voto 7. Coglie dei punti preziosissimi in un momento molto delicato per il team e per la sua carriera. La gara del danese è tosta e concreta. Approfitta dei guai altrui per piazzarsi in zona punti ma poi è bravo a difendere la posizione nonostante la pochezza della Renault.
Joylon Palmer: voto 5. Anche lui approfitta del caos iniziale per passare un bel pò di gente. A differenza del compagno di squadra, nel tratto centrale e finale della gara crolla e deve dire addio alle possibilità di punti iridati in Russia.
Max Verstappen: voto 7. Va così forte che c’è già qualcuno pronto ad affermare che sarà della Red Bull nel 2017 con conseguente tilt mentale di Kvyat. Voci di mercato a parte, continua a stupire o, se vogliamo, confermare tutte le voci che lo davano e lo danno come fenomeno. Il motore Ferrari lo tradisce nel finale ma anche in questo Gp di Russia il giovane Max ha buoni motivi per essere contento di sè stesso.
Carlos Sainz: voto 5. La gara dello spagnolo è stata deludente. Sempre dietro al compagno di scuderia, sebbene mai lontanissimo, subisce pure una penalità ingiusta che danneggia ulteriormente la sua gara. Detto questo, però, non ha mai brillato nel corso del week end, ha perso il confronto con Verstappen, è rimasto fuori dalla zona punti.
Fernando Alonso: voto 8. In uno dei circuiti in cui non ci si aspettava affatto una prestazione del genere, ecco che la McLaren coglie, grazie al campione spagnolo, il miglior risultato stagionale fino ad ora. Alonso parte col coltello fra i denti ma, a differenza di colleghi ben più giovani, capisce quando è il caso di alzare il piede o farsi da parte. In gara mantiene un ritmo che, considerato il mezzo, è straordinario. Nessuna sbavatura, tanta grinta. Come dargli torto quando dice di sentirsi ancora il migliore?
Jenson Button: voto 6. Coglie nel finale un punticino che, considerata la McLaren, avrei anche salutato con maggiore enfasi ma, visto quello che ha fatto Alonso e la paga che gli ha dato, è da ridimensionare. E dire, invece, che la paga era stato Button a darla ad Alonso in qualifica. In gara, però, non c’è stato niente da fare: intruppato in duelli che non riusciva a risolvere a suo favore, ha perso troppo tempo e terreno.
S. Perez: voto 7; N. Hulkenberg: N.C.; M. Ericcson: voto 7; F. Nasr: voto 5; P. Wherlein: voto 6; R. Haryanto: N.C.; R. Grosjean: voto 8; E. Gutierrez: voto 4.