budget cap 2026

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Budget cap 2026: inflazione e nuove regole alla base dell’aumento

L’inflazione vissuta nel 2021 e l’introduzione di nuove voci nel calcolo del tetto sono state decisive. Il budget cap della Formula 1 aumenterà in modo importante nel 2026. Gli attuali 135 milioni di dollari passeranno a 215 milioni. Un aumento spettacolare, pari al 60%. A rivelarlo è stato il direttore della regolamentazione finanziaria per le monoposto della FIA, Federico Lodi, al portale web RacingNews365.

Lodi ha sottolineato che l’aumento si deve all’inflazione, al cambio del dollaro rispetto all’euro e alla sterlina, crollato in modo significativo, ad alcune voci che ora entreranno nella contabilizzazione e all’entrata in vigore di nuove regole. Inoltre, Audi riceverà un limite notevolmente superiore per compensare i costi salariali, molto più elevati in Svizzera rispetto all’Italia o alla Gran Bretagna. Non è ancora chiaro se anche Cadillac avrà un trattamento differenziato. Tra i costi fuori limite continueranno a esserci gli stipendi dei piloti e quelli dei tre dipendenti meglio pagati. Si presume che anche altri costi aggiuntivi, come il marketing, rimarranno al di fuori del budget cap.

Lodi chiarisce: il budget cap cresce per ricalcolo dei costi

A questo proposito va ricordato che Red Bull Racing ha rivelato che nel 2024 ha avuto entrate per oltre 400 milioni di dollari, ma i profitti hanno appena superato i due milioni. “Non c’è davvero un aumento di capitale, è solo un modo diverso di effettuare il calcolo. È stata questa la ragione principale dietro la decisione di introdurre un limite di costi più alto. Non si tratterà di una maggiore spesa per i team, ma semplicemente verranno inclusi nel limite costi, perciò il limite deve essere più alto“, ha dichiarato Lodi a RacingNews365.

Lodi ha chiarito che è stato necessario fare alcuni aggiustamenti nel fissare il limite dei costi in funzione dell’inflazione mondiale dal 2021. “Il livello di partenza è il tetto di costi di oggi, più l’effetto dell’inflazione accumulata, più l’effetto dei costi che attualmente sono fuori dal perimetro e che abbiamo incluso. In definitiva, non si tratterà di una maggiore spesa per i team, perché in realtà stanno già sostenendo quei costi. Semplicemente ora li incorporiamo nel limite e per questo deve essere più alto“.

Critiche sugli stipendi, la FIA difende il sistema

Federico Lodi ha spiegato che trovare il consenso è stato molto complicato. È stato necessario parlare con i dieci team, ora undici con Cadillac, e la FIA voleva che rimanessero fuori solo “cinque o sei voci dal limite dei costi, invece delle 20-25 esclusioni finali. Ma era necessario arrivare a un consenso“.

Una delle critiche sollevate dai team sul budget cap riguarda la massa salariale. Diversi team hanno spiegato che è sempre più difficile attrarre talenti perché non possono offrire stipendi e incentivi competitivi rispetto ad altri settori emergenti. Hanno perso personale importante e ai nuovi arrivati devono proporre stipendi più bassi.

Ma Lodi ha respinto questa critica, sottolineando che il bilancio si “autoregolerà”, dato che non impone alcun vincolo su cosa o dove i team possano spendere i propri soldi. “Hanno un fondo di 215 milioni di dollari. Devono scegliere se vogliono destinare molte risorse ai meccanici o ai dipendenti junior perché ritengono che sia più rilevante rispetto a un’altra area. Uno dei principi guida del regolamento è stato quello di evitare limiti per categorie specifiche di spesa, lasciando ai team la libertà di gestire il budget entro il tetto stabilito. Le cose dovrebbero equilibrarsi da sole, perché se inizi a fare troppa pressione sulle persone, inizi a perderle. Si tratta di autocontrollo. È una decisione libera dei team stabilire dove investire i soldi“, ha concluso Lodi.

Anna Cacciatori