Formula 1 | Horner: “Il comportamento di Mercedes non lo condivido”

© Red Bull Press Area

Gran premio d’Austria al Red Bull Ring; ritiro di Valtteri Bottas per problemi al cambio ed esposizione della VSC. Ferrari e Red Bull richiamano i propri piloti per fare il cambio di gomme, invece Mercedes resta fuori con Hamilton.

Nel momento in cui Hamilton ha fatto il pit stop è rientrato in quarta posizione, salutando così la possibilità di vincere la gara. Il team tedesco, pur di far placare l’ira di Hamilton, fa dichiarare allo stratega Vowles che fosse un suo errore, ripetendolo diverse volte.

Christian Horner, team principal Red Bull, commenta ciò dicendo che è abbastanza strano che avvengano situazioni del genere

“Ogni pilota è diverso, e non ho mai lavorato con Lewis quindi non so che cosa lo fa funzionare e cosa non lo fa, ma sembra una cosa abbastanza bizzarra che qualcuno debba mettersi “alla berlina” pur di motivare il pilota in pista per recuperare posizioni.”

Sicuramente il “problema” principale di Mercedes è che non sono abituati a lavorare sulle difficoltà, cosa che invece succede sempre a Red Bull e Ferrari. Lo stesso Hamilton quando è sotto pressione non sa gestire il tutto, come conferma Horner.

“Penso che ovviamente la Mercedes sia abituata ad essere davanti, qualificandosi in prima fila prima e seconda in tutte le gare e quando non si finisce sul podio, è una gara da dimenticare. Diventa molto facile abituarsi a ciò.”

Secondo il team principal della Red Bull sarebbe giusto che in ogni gran premio non ci fosse un dominio di un solo team, ma che ci fosse una lotta tra quattro/cinque piloti.

Ritornando a ciò che è successo in gara con Mercedes, Chris Horner dichiara che non avrebbe mai fatto una cosa del genere col proprio team.

“È molto difficile parlare senza conoscere le complessità di altre squadre, ma l’unica cosa che devi fare come squadra è vincere come squadra e perdere come squadra. Per questo che nel successo o nel fallimento parliamo di individui, perché questo mette una quantità ingiusta di pressione su quella persona.”

“Così certamente la nostra filosofia è che, come squadra, è responsabilità collettiva piuttosto che individuale. Naturalmente ci deve essere responsabilità, ma è qualcosa che viene affrontato nel giusto ambiente a porte chiuse, non in un forum pubblico.” conclude cosi Horner.