Formula 1, Honda resta sulle sue: non ingaggerà ingegneri di altri team
A differenza di come hanno fatto Ferrari e Mercedes, la Honda non metterà sotto contratto ingegneri provenienti da altre scuderie di Formula 1 per questioni di differenze culturali. A confermarlo è lo stesso numero uno del motorista giapponese, Yasuhisa Arai. Da quando la casa di Tokyo ha fatto il suo ingresso in Formula 1, i suoi propulsori sono stati gli assoluti protagonisti della stagione a causa dei numerosissimi problemi di affidabilità e della mancanza di potenza, se compariamo le prestazioni dei motori Honda a quelle dei diretti avversari.
Rispetto al Gran Premio d’Australia la distanza dai Costruttori è stata ridimensionata ma non è ancora abbastanza. La situazione tra Honda e McLaren non è così idilliaca come ci vogliono far credere. Recentemente proprio il Managing Director, Eric Boullier, aveva lasciato intendere come la Honda potrebbe ricevere dei benefici se decidesse di ingaggiare alcuni ingegneri provenienti da Mercedes e Ferrari in modo da poter essere di fondamentale importanza allo sviluppo della power unit. Parole che Arai avrebbe mal digerito: «In Honda vogliamo che i nostri dipendenti lavorino per noi per molto tempo, non solo per sei mesi o un anno, altrimenti sarebbe difficile portare avanti lo sviluppo. Gli altri Costruttori non lavorano come noi, secondo la nostra filosofia di pensiero – ha commentato Arai – Se un ingegnere ha sempre lavorato al telaio e improvvisamente si trova al motore, non può funzionare. Sarebbe molto difficile».
Arai non ha mai nascosto che Honda e McLaren abbiano due differenti concezioni di lavoro ma, nonostante gli iniziali turbamenti, le cose starebbero proseguendo per il meglio: «Dobbiamo solamente capirci meglio per lavorare assieme in modo più equilibrato, discutere le nostre idee e vedere le cose in maniera distinta per arrivare alla risoluzione del problema. Stiamo lavorando a stretto contatto, siamo nella seconda metà della stagione e recentemente ho parlato a riguardo del futuro proprio con Eric Boullier e alcuni ingegneri. Spero che siano ancora orgogliosi di lavorare con noi anche per la parte finale di stagione», ha concluso.