Formula 1, Haas: «Non saremo il team B della Ferrari»

Quando mancano due gare al termine della stagione ed entrambi i titoli sono stati assegnati, le scuderie di Formula 1 concentrano il loro lavoro completamente sul 2016. Del gruppo ne fa parte anche Gene Haas che proprio in occasione della prossima stagione vedrà la sua scuderia debuttare in Formula 1. La squadra a stelle e strisce non sarà il team B della Ferrari. A mettere i puntini sulle i è stato lo stesso proprietario dell’omonima scuderia in occasione di una lunga intervista concessa al sito ufficiale della Formula 1.

L’imprenditore americano ha ammesso di essere pronto ad affrontare un campionato di transizione, prima della rivoluzione tecnica attesa per il 2017: «Aspettare per il debutto? In questo sport ci sono delle porte che si aprono e si chiudono. Personalmente credo sia stato un bene ottenere la licenza a fine maggio del 2014. Credo che abbiamo fatto la scelta giusta anche quando abbiamo preferito correre nel 2016, per lo meno lo credo. In vista della prossima stagione posso dire che con la Ferrari c’è stata una bella simbiosi col loro dipartimento tecnico, abbiamo potuto sviluppare notevolmente l’aerodinamica – ha commentato Gene Haas – Grazie a questa partnership sono sicuro che arriveremo in pista molto più preparati rispetto se fossimo scesi in pista nel 2015. Se avessimo atteso un’altra stagione, rimandando i nostri piani di un anno, con ogni probabilità quelle porte si sarebbero chiuse. Saremo tutti nella stessa posizione nel 2017, le macchine che cambieranno completamente».

Anche se la squadra americana viene ritenuta il team B della Ferrari proprio per la stretta collaborazione tecnica che unisce le due scuderie, Gene Haas ha lasciato intendere che i suoi piloti scenderanno in pista per provare a battere il Cavallino Rampante e non per fargli da supporto: «Non siamo il loro Junior Team, andremo in pista per batterli. Ovviamente non mi dispiacerebbe arrivare dietro alle Ferrari a ogni gara, non sarebbe poi un risultato così malvagio – ha continuato l’imprenditore americano – Nel nostro sport la partnership tecnica è una cosa, le gare un’altra. Non vogliamo essere un team satellite, tant’è che buona parte della macchina nasce da un nostro progetto. Abbiamo abbastanza materiale per dire che siamo indipendenti».

Per quanto riguarda il telaio, a differenza di come si potrebbe pensare, la Haas si è affidata alla Dallara mentre molte parti come il motore, sospensioni e trasmissione arriveranno dalla factory di Maranello: «Il nostro telaio sarà sostanzialmente diverso in relazione a quello che userà la Ferrari perché stiamo portando avanti i progetti in maniera sparata. E penso che, per certi versi, sarà anche migliore del telaio Ferrari. Non voglio dire troppe cose ma stiamo adottando un approccio diverso rispetto a come si lavora a Maranello», ha concluso.