Formula 1 | GP Spagna 2017, prove libere 1: Lewis Hamilton detta legge davanti a Bottas, le Ferrari inseguono

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Il nuovo upgrade destinato alle Frecce d’Argento di Brackley sembra che stia già dando i propri frutti sul circuito di Barcellona: sì, perchè entrambe le due W08 EQ Power+ riviste nell’aerodinamica e nelle performance in termini di power unit hanno suonato la carica fin dal primo turno di prove libere, piazzandosi rispettivamente prima e seconda in classifica.

Davanti a tutti si è imposto Lewis Hamilton grazie ad un convincente 1’21”521 su gomme Medie, mentre subito dietro di lui si è piazzato il dominatore dell’Autodromo di Sochi, un Valtteri Bottas staccato di soli 29 millesimi.

A quasi un secondo di distacco troviamo la prima delle Ferrari di un Kimi Raikkonen che ha patito molto l’ultimo settore di pista e non è riuscito a sfruttare a dovere il nuovo pacchetto aerodinamico offerto dai tecnici di Maranello. Poco più staccato il suo compagno di squadra, un Sebastian Vettel che invece ha portato in pista la SF70H in versione “standard” al fine di fare un primo confronto tra le due monoposto.

A seguire la prima delle Red Bull di Max Verstappen: la nuova RB13B (o RB14) non ha fatto meglio dell’1’22”706 nelle mani dell’olandese, mentre quella affidata all’australiano Daniel Ricciardo l’ha seguita subito dietro ma staccata di quasi quattro decimi. Che i tecnici di Milton Keynes siano già arrivati al limite della nuova nata ancora prima di cominciare a sfruttarla?

Ottimo il duo delle HAAS di Kevin Magnussen e di Romain Grosjean, che si sono piazzati rispettivamente settimo e ottavo davanti alla Renault di Nico Hulkenberg e alla Toro Rosso di Carlos Sainz Jr che chiude così la top ten.

Fuori dai primi dieci le due Force India “Pink Panther” di Sergio Perez (11esimo) e di Esteban Ocon (12esimo), che hanno preceduto l’unica McLaren in grado di girare con una certa costanza.
Si tratta della MCL32 di Stoffel Vandoorne, 13esimo e staccato di oltre 2 secondi e otto decimi dalla vetta.

Ultima, invece, la gemella di un Fernando Alonso che non è riuscito ad andare oltre l’installation lap: la power unit Honda, infatti, stavolta ha ceduto quasi subito, diventando protagonista di un’ingente perdita d’olio alla curva 3. C’è da dire che il propulsore giapponese aveva sulle spalle i primi tre GP della stagione… ma una debaclè del genere sembra veramente eccessiva!