Formula 1 | GP Singapore 2018, le pagelle
Lewis Hamilton domina il weekend di Singapore centrando pole position e vittoria nel Gran Premio dove la Ferrari era chiamata a reagire al deludente weekend italiano. Invece per la Rossa un altro fine settimana da dimenticare dopo che la competitività delle prove libere si è d’un tratto vanificata nel Q3. Verstappen riporta la Red Bull sul podio, mentre Perez ne combina di ogni…
Lewis Hamilton 10:
Il pilota Mercedes è in stato di grazia: dopo il weekend perfetto di Monza arriva un’altra perla, forse ancor più speciale tra le stradine di Singapore. L’angloamericano ribalta i pronostici ed allunga in testa al Mondiale.
Max Verstappen 8:
Dopo un’ottima qualifica la sua vettura non lo supporta nel primo giro e deve arrendersi alla velocità di Sebastian Vettel, ma non molla e nel pit riesce a riprendersi la posizione. Demolisce il compagno di squadra, riportando la Red Bull sul podio dopo non esserci riuscito in Italia.
Sebastian Vettel 6:
Deludente, anche se è complicato capire se attribuire il vero flop al pilota tedesco (che comunque arriva davanti a Raikkonen) o alla Ferrari. La sufficienza perché termina a podio, ma dal weekend asiatico le aspettative erano ben diverse.
Valtteri Bottas 6:
Ridicolizzato dal compagno di squadra, anche se (forse) la vera competitività di Mercedes su questa pista è maggiormente rappresentata dalle prestazioni del finlandese. Seppur lontanissimo dalla vetta, chiude a ridosso del podio, una mesta consolazione.
Kimi Raikkonen 6:
Dopo il capolavoro di Monza, manca ancora in qualifica. Durante la corsa cerca di mettere pressione a Bottas, ma il sorpasso su questa pista è utopia.
Daniel Ricciardo 6:
Proprio come Bottas e Raikkonen viene nettamente battuto dal compagno di team, anche se la vera mancanza è in qualifica, visto che in gara si dimostra veloce. Anche per l’australiano nessuna chance di sorpasso.
Fernando Alonso 9:
Una gara gigante. Lo si nota poco da dietro, ma partendo con la gomma ultrasoft resta più a lungo in pista e stacca i diretti contenders. Poco dopo la metà gara segna anche il provvisorio giro veloce della gara; una corsa da vero fenomeno, ci mancherà.
Carlos Sainz 7:
Sfrutta anche lui la gomma ultrasoft alla partenza e dopo il pit rientra ai gommati hyper al via. Senza particolari lampi conduce una gara solida, conclusa meritatamente in zona punti.
Charles Leclerc 8:
Recupera dalle retrovie con un’ottima strategia ed uno dei sorpassi più belli della gara (ai danni di Gasly). Torna a punti dopo cinque gare; l’annuncio in Ferrari sembra avergli fatto bene!
Nico Hulkenberg 6:
Arriva nella posizione in cui si è classificato. Una sua gara che offre pochi spunti, se non le difficoltà di Bottas nel finale a doppiarlo (cosa che tra l’altro non gli riuscirà).
Sergio Perez 2:
Prima mette a muro il compagno di team, poi completa l’opera con una chiusura di traiettoria a Sirotkin che sembra tanto un “fallo di reazione”, così non va.
Formula 1 3:
Nei primi 10 giri una parata di vettura che manco in Darsena a Milano andavano così “a passeggio”. Inoltre ci si mettono queste monoposto troppo aerodinamicamente sensibili che proibiscono (quasi) ogni tentativo di sorpasso. Il risultato è una processione poco gratificante.