Formula 1 | GP Monaco 2018: ordine d’arrivo

© Red Bull, Press Area

Sono stati 78 giri di lenta agonia nel Principato, dove il poleman e vincitore Ricciardo ha da subito adottato un approccio conservativo. Nessuna Safety Car, gocce di pioggia troppo deboli per remixare il sound di una gara quasi insapore, se non fosse per l’emozione di Ricciardo. L’australiano ha infatti affrontato un problema alla power unit, riscontrato dal team nella prima metà della gara. Data la natura incurabile di tale imprevisto, l’australiano ha dovuto gestire ulteriormente la gara tenendo a bada Sebastian Vettel. Il tedesco ha girato in fotocopia con il pilota della Red Bull, ma si sa che a Monaco sorpassare è un’altra storia.

Lewis Hamilton limita i danni in terza posizione a 17 secondi dalla vetta, convinto che gli pneumatici non durassero fino al termine della gara a seguito degli stop prematuri. Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas arrivano in volata in quarta e quinta posizione, rispettivamente a 18.127s e 18.822 da Ricciardo.

Il primo degli altri è stato Esteban Ocon, che si è aggiudicato un’ottima sesta posizione, massimizzando i segnali positivi inviati dalla sua Force India anche nel corso del sabato. Sontuoso Pierre Gasly, ancora una volta spanne sopra il proprio compagno Hartley. Il francese è riuscito a entrare nel Q3, classificandosi 10°, risultato migliorato di 3 posizioni in gara, traendo vantaggio dal ritiro di Fernando Alonso (allora 7°) e dalla lotta tra Renault e Verstappen.

Nico Hulkenberg porta a casa una buona ottava posizione: dal muretto è giunta la decisione per Sainz di lasciar passare il tedesco mentre sopraggiungeva un furente Max Verstappen. L’olandese in rimonta è riuscito a rimontare fino alla nona posizione, superando Carlos Sainz con una manovra al limite.

Marcus Ericsson taglia il traguardo a ridosso della zona punti, mentre il compagno di squadra Leclerc non ha concluso la gara a causa di un problema ai freni che lo ha portato a centrare il posteriore di Hartley.

Sergio Perez termina 12° davanti a Kevin Magnussen, la cui Haas è inspiegabilmente stata la protagonista della peggiore underperformance a Monaco. Stoffel Vandoorne ha chiuso 14°, dividendo le due Haas. Ennesimo disastro Williams: Sirotkin 16° dopo aver raccolto una penalità di 10 secondi di stop/go per un errore del team prima della gara, 17° Stroll con ben 3 soste alle spalle e due forature.

I protagonisti dell’incidente del giro 68, Leclerc e Hartley terminano 18° e 19°, nonostante non abbiano raggiunto la bandiera a scacchi. Alonso non finisce la gara a causa di un problema al cambio.