Formula 1, Gp del Canada: le nostre pagelle
Ecco le pagelle del Gp del Canada vinto da Lewis Hamilton su Mercedes. Il Gp corso nel cittadino di Montreal ha visto però tanti altri protagonisti e la curiosa tendenza, all’interno delle squadre, a dividere in “buoni e cattivi” i loro piloti che, in effetti, si sono resi protagonisti di Gp dagli esiti diversissimi. Vediamo come:
Lewis Hamilton: voto 10. Unico neo: la brutta partenza e il lato oscuro di Lewis che si impossessa di lui e gli suggerisce di allargare e spingere Rosberg fuori. Per il resto, una gara impeccabile in cui smonta anche il mito di un Hamilton “smanettone”, tutto gas e poco rispetto per le gomme. Il britannico, invece, porta a spasso le sue Pirelli soft per una lunghissima serie di giri guidando in maniera consistente e pulita.
Nico Rosberg: voto 5. La cosa più bella del suo Gp è stata la partenza nella quale brucia al via Hamilton. Peccato che, all’uscita della curva 1, il suo non proprio amabile compagno di squadra lo spedisca fuori. Detto questo, ci si sarebbe immaginato un sacro furore pervadere Rosberg. Invece niente; serie difficoltà nel superare la gente e, quando alla fine si imbatte nel “muro” Verstappen, ecco palesarsi il forte disagio che Nico aveva ieri con la pista di Montreal.
Sebastian Vettel: voto 10. Dopo una serie di Gp in cui era stato giustamente criticato, ecco una bella prestazione sfornata dal tedesco della Ferrari. Questo è il Seb che conosciamo, uno che spreme al massimo la vettura e la porta sempre al limite. Ieri è stato fenomenale. Non ha vinto, ok, ma non è stata colpa sua. Ad occhio e croce, questo famoso “pensiero divergente” del muretto Ferrari credo abbia fatto, ancora una volta, cilecca e, francamente, sta iniziando davvero a stancare.
Kimi Raikkonen: voto 5. Considerato il mezzo capolavoro di Vettel, il sesto posto di Raikkonen è al di sotto della mediocrità. Un po come l’intero suo week end canadese. Mai al passo con il ritmo dei migliori o del compagno di scuderia, ha perso vari confronti, tra i quali, anche quello con la Williams di Bottas. Non certo il modo migliore per negoziare un eventuale rinnovo. Mah.
Valtteri Bottas: voto 9. Giungere terzo e prendere 9? Sì, se si guida una Williams deludente. Vero è che la monoposto di Grove monta uno dei propulsori più potenti e che ciò faccia al caso di Montreal, ma altrettanto vero è che non deve essere facile passare attraverso le chicane, i cordoli e i muretti all’esterno con una vettura poco bilanciata come quella portata da Bottas. Il finnico ci riesce e sale pure sul podio!
Felipe Massa: voto 6. Un problema tecnico gli fa prima perdere svariate posizioni, poi lo costringe al ritiro. Fino a quel momento, però, Felipinho non aveva dato grande mostra di sè, non riuscendo a tenere neanche il ritmo di Bottas. E dire che Montreal è una pista in cui serve esperienza. Ma qui Massa non ha un buon feeling.
Daniel Ricciardo: voto 5. La vera delusione di questo week end. Te lo immagini ancora schiumoso di rabbia per il torto subìto a Montecarlo e, invece, lo si ritrova sorridente e ottimista per la gara salvo scoprire durante il Gp, che la sua Red Bull cicca tutti i cambi di direzione a causa di un irriducibile sottosterzo. Va bene l’ottimismo, ma l’impressione è che Danielone non ci abbia capito molto di questo Gp che lo ha visto vittorioso in passato. Nel frattempo l’olandesino gli da paga…
Max Verstappen: voto 7. In un Gp in cui, globalmente, la Red Bull esce un po con le ossa rotte, Max è quello che, in qualche modo, se la cava. Approfitta del caos al via e supera Ricciardo. Tutti a immaginarsi che l’australiano potesse divorarsi in solo boccone il diciottenne e invece, niente. Manda in crisi le gomme e cede posizioni ma, quando negli specchietti vede Rosberg, si difende come un veterano. Le sue manovre difensive mi hanno ricordato Montoya. Insomma, anche in una giornata così, bravo!
Kevin Magnussen: voto 5. Va bene che guida la monoposto più sbilanciata del Circus in un circuito in cui il set-up chiede di sbilanciare ancora di più le vetture, però giungere 16° dietro a una Sauber e due Haas sembra davvero troppo poco.
Joylon Palmer: voto 5. Per la seconda volta consecutiva il suo Gp finisce nelle fasi iniziali della corsa. Non ci resta che valutare le qualifiche e le libere. Ah, no, era meglio per lui farsi valutare solo ed esclusivamente la gara…
Carlos Sainz: voto 8. Gara poco appariscente quella dello spagnolo ma dal grandissimo contenuto. Rimonta dal fondo della griglia in uno dei circuiti più ostici per la Toro Rosso (che usa la power unit Ferrari dello scorso anno). Per ovviare al deficit di potenza i due toro rosso usano un’ala posteriore davvero minima. Guidare e rimontare così non deve essere stato facile.
Daniil Kvyat: voto 5. Anche lui è costretto a rimontare dalle retrovie. La sua rimonta, però non riesce anche perchè è risultato essere complessivamente inferiore nelle prestazioni al suo compagno di squadra.
Fernando Alonso: voto 6. Fuori dai punti ma con una gara buona e regolare. In realtà Fernando spreme la sua McLaren: il problema è che, a Montreal, c’è ben poco succo da spremere. Molto bravo nelle fasi iniziali della gara, poi è costretto a cedere terreno e, senza i ritiri prevedibili in un Gp come quello del Canada, diventa davvero difficile per la McLaren fare un buon risultato.
Jenson Button: voto 6. Pronti via, segue da vicino Alonso e dimostra di avere le sue stesse performance. Il fatto di essere nel gruppone gli permette di tenere sempre il DRS aperto e questo gli fa risparmiare tanto carburante. Prevede un finale di attacco ma il suo Honda cede e lo lascia nei pressi del Casinò.
N. Hulkenberg: voto 7; S. Perez: voto 6; M. Ericsson: voto 6; F. Nasr: voto 5; P. Wehrlein: voto 6; R. Haryanto: voto 5; R. Grosjean: voto 5; E. Gutierrez: voto 5.