Formula 1 | GP Austria 2016: l’ordine d’arrivo
Gran Premio d’Austria 2016, nona prova del Mondiale di Formula 1. Lewis Hamilton si è aggiudicato la gara disputatasi sul Red Bull Ring grazie a un duro sorpasso all’ultimo giro su Nico Rosberg, che in quel momento stava guidando la corsa. Il tedesco già soffriva per noie ai freni e, proprio a causa dell’incidente, ha danneggiato la sua ala anteriore finendo fuori dalle posizioni del podio.
Dietro a Hamilton troviamo il giovanissimo Max Verstappen, secondo, e Kimi Raikkonen, terzo, che ha saputo sfruttare dello scontro tra i piloti Mercedes con Rosberg che ha dovuto accontentarsi della quarta posizione. Ricciardo ha chiuso quinto inseguito da Jenson Button, sesto. Seguono: Romain Grosjean (7°), Carlos Sainz JR (8°), Valtteri Bottas (9°) e il bravissimo Pascal Wehrlein, 10°. Il pilota tedesco è riuscito portare a punti la Manor, un’impresa nella quale era riuscito solamente Jules Bianchi, quando la scuderia portava il nome di Marussia, in occasione del GP Monaco del 2014.
Appena fuori dalla zona punti si è fermato Esteban Gutierrez (11°), Jolyon Palmer (12°), Felipe Nasr (13°), Kevin Magnussen (14°), Marcus Ericsson (15°) e Rio Haryanto (16°).
1. Lewis Hamilton (Mercedes) 1:27:38.107
2. Max Verstappen (Red Bull) +5.719s
3. Kimi Raikkonen (Ferrari) +6.024s
4. Nico Rosberg (Mercedes) +16.710s
5. Daniel Ricciardo (Red Bull) +30.981s
6. Jenson Button (McLaren) +37.706s
7. Romain Grosjean (Haas) +44.668s
8. Carlos Sainz JR (Toro Rosso) +47.400s
9. Valtteri Bottas (Williams) +1 giro
10. Pascal Wehrlein (Manor) +1 giro
11. Esteban Gutierrez (Haas) +1 giro
12. Jolyon Palmer (Renault) +1 giro
13. Felipe Nasr (Sauber) +1 giro
14. Kevin Magnussen (Renault) +1 giro
15. Marcus Ericsson (Sauber) +1 giro
16. Rio Haryanto (Manor) +1 giro
RIT. Sergio Perez (Force India), Fernando Alonso (McLaren), Nico Hulkenberg (Force India), Felipe Massa (Williams), Sebastian Vettel (Ferrari), Daniil Kvyat (Toro Rosso)
AGGIORNAMENTO 19.10: 10 secondi di penalità a Rosberg che è sempre 4° e due punti in meno sulla patente per aver guidato con un’ala rotta