Formula 1 | GP Australia 2019, Leclerc: “Mi hanno ordinato di non attaccare Vettel”

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© Ferrari Press Area

C’era molta curiosità attorno alle possibilità di lotta che la Ferrari avrebbe concesso a Leclerc in caso di un duello ruota a ruota con Vettel. L’occasione è arrivata già quest’oggi nel primo GP di convivenza tra i due e si è materializzata in un perentorio team order, che ha relegato Leclerc a più miti consigli dopo che il monegasco era entrato in zona DRS tallonando la macchina del ‘caposquadra’ Vettel.

Leclerc ha corso su una strategia radicalmente diversa rispetto al compagno. Sebastian è stato richiamato ai box dopo appena 15 tornate per tentare un undercut su Hamilton, mentre il monegasco si è fermato solo al 28esimo passaggio. Rientrato in pista a 12″ da Vettel, Leclerc ha impostato un ritmo molto veloce che l’ha portato alle calcagna del tedesco. Al 51esimo giro, Charles era entrato in zona DRS, ma il muretto gli ha ordinato di mantenere la quinta piazza (la stessa da cui partiva sulla griglia), senza provare l’attacco su Vettel, con la motivazione che sarebbe stato troppo rischioso.

“Sì, la squadra mi ha ordinato di rimanere in quinta posizione – ha confermato Leclerc – Avevo molta velocità nella seconda parte di gara ed ero arrivato a ridosso di Sebastian. Ma mi hanno detto che non ci sarebbe stato tanto da guadagnare, anzi c’era tutto da perdere, in caso di un tentativo di attacco. Non mi oppongo a questa decisione“.

Già alla partenza Vettel e Leclerc erano arrivati ai ferri corti… “Sono scattato benissimo – ha racconto il neo pilota Ferrari – Ero già terzo alla prima curva, poi non so se Vettel mi abbia visto, ma sono dovuto finire largo e così ho perso la posizione sia su di lui che su Max. Mi sono ritrovato quinto e il primo stint non è stato buono. Nel secondo, invece, avevo un ritmo decisamente migliore. Poi nel finale non ho potuto tenere il mio ritmo per conservare la posizione. Sarebbe stato impossibile arrivare sul podio“.