formula 1 vettel ferrari australia 2018

© Scuderia Ferrari, Press Area

La vittoria Ferrari in Australia è il classico lampo di genio all’italiana che tanto morale fa nel box del Cavallino ma che non deve illudere tifosi e addetti ai lavori.

Al sabato non c’è stata storia: Lewis ha messo in pista una pole monstre, di quelle da stropicciarsi gli occhi. Da togliere il sorriso a Seb. Invece domenica a sorridere è stato il #5: la VSC è stata una vera e propria manna per il tedesco, permettendogli di passare davanti all’inglese dopo il pit stop.

A facilitare il compito di Vettel c’è stata anche la colpevole assenza di Bottas, solo ottavo all’arrivo dopo una gara in rimonta: la Ferrari ha potuto infatti diversificare le strategie, attaccando a due punte invece che una sola. Anche stavolta a essere sacrificato è stato Raikkonen, apparso in palla come poche volte nel 2017 ma che ha dovuto accontentarsi del terzo posto.

 

Ma a risultato acquisito Sebastian fa bene a smorzare gli entusiasmi: la vittoria ottenuta ad Albert Park l’anno scorso fu molto, molto più schiacciante di quella ottenuta domenica.

La strada verso il titolo mondiale è ancora lunga, lunghissima. Un pò come il rettilineo di Sakhir, dove si correrà l’8 aprile: pista veloce che può far tornare il sorriso alla Mercedes, convinta com’è di avere qualche decimo in più anche sul passo rispetto alla SF71H.

Per tornare a vincere quel titolo piloti che ormai manca dal lontano 2007 bisogna essere veloci e affidabili sempre e non affidarsi ai colpi di fortuna e lampi di genio.

La Red Bull intanto resta lì, come un falco che vuole azzannare le prede appena ne avrà occasione: Ricciardo c’è, Verstappen ha i favori del team ma deve contenere se stesso.

MELBOURNE, AUSTRALIA – MARCH 25: Daniel Ricciardo of Australia driving the (3) Aston Martin Red Bull Racing RB14 TAG Heuer on track during the Australian Formula One Grand Prix at Albert Park on March 25, 2018 in Melbourne, Australia. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

Dietro i top team menzione d’onore per le Haas, ottime protagoniste del Gp fino ai ritiri di Magnussen e Grosjean. Buon quinto posto per Alonso: Nando è vivissimo, ha colto con astuzia e determinazione l’occasione per centrare un quinto posto un pò fortuito, ma che fa morale.

Il team Haas dovrà pagare una multa di 10.000 euro, perché secondo gli steward della FIA le monoposto sono state "rilasciate in condizioni non sicure" dopo i pit stop. Un ritiro forzato che ha straziato squadra e piloti, in quella che poteva essere una gara promettente. Ora c’è da capire cosa sia realmente successo

Siamo solo all’inizio.