Formula 1, Ferrari: cambiare passo per reagire già nel 2016 15 Luglio 2015 Eleonora Ottonello Credits: formula1.com Alzi la mano chi, dopo l’entusiasmante avvio di stagione della Ferrari, si è lasciato abbindolare dalla possibilità che il Cavallino Rampante, dopo anni di ben poche glorie, potesse finalmente lottare ad armi pari con la Mercedes. Prima dell’avvio della stagione, il Team Principal della Rossa, Maurio Arrivabene, aveva detto che per il 2015 si sarebbe aspettato dalla SF15-T due vittorie, tattica col senno di poi. Sì, perché il manager bresciano sapeva che il progetto 666 era di ben oltre una spanna avanti alla monoposto 2014 e conosceva il suo potenziale. Del resto, se la Ferrari avesse continuato a macinare risultati importanti come ad inizio campionato, le due vittorie preventivate le avrebbe anche superate senza troppi problemi. E invece, quando ormai il Circus si trova al giro di boa il Cavallino Rampante è obbligato a fare i conti con la realtà. Dopo un buon inizio, la Ferrari sta vivendo una fase molto delicata. La Rossa, ormai dal Gran Premio di Spagna, ha dovuto sbattere la faccia contro uno dei fantasmi che assillano le notti degli uomini del Cavallino Rampante da parecchi anni: l’incapacità di portare in pista aggiornamenti tali per tenere non sol il passo degli avversari ma anche per evitare che gli inseguitori raggiungano il tuo livello. E invece il Gran Premio di Gran Bretagna ci ha insegnato tutt’altra storia: se non fosse stato per il trambusto di fine gara, non solo la Mercedes apparentemente ha ampliato il gap dalla Ferrari, ma la Williams, in condizioni di asciutto, sembra aver raggiunto la SF15-T. Proprio in questa prima pausa di stagione, a Maranello si stanno prendendo decisioni importanti. La principale riguarda quando sfoggiare il motorone, se direttamente a Monza per la gara di casa, sperando di fare un bel regalo ai numerosi tifosi che raggiungeranno l’Autodromo Nazionale, oppure, come lasciato intendere al Presidente, Sergio Marchionne, se rimandare tutto al 2017 per dedicarsi anima e corpo al progetto 667. Le evoluzioni portate in pista dalla Ferrari non sono state incisive come ci si sarebbe aspettato e le problematiche non riguardano solo la parte aerodinamica ma anche il motore. Se in inverno gli ingegneri che hanno lavorato alla power unit sono stati capaci di un vero e proprio miracolo, non si può dire la stessa cosa con gli sviluppi studiati grazie ai primi gettoni di sviluppo arrivati in Canada. Nel Reparto Corse c’è tensione e le ultime e deludenti prestazioni di certo non hanno aiutato a portare un clima disteso nel team. Anche se sono passati appena quattro mesi scarsi, l’entusiasmo vissuto dalla Ferrari a Kuala Lumpur per la vittoria di Sebastian Vettel, sembra ormai un lontano ricordo. Attualmente tutto gli sforzi del Cavallino Rampante sono incentrati sul prossimo Gran Premio, quello di Ungheria, che si disputerà a Budapest il 26 luglio. L’ultima gara prima della pausa estiva rappresenterà un punto di lettura molto importante per la Rossa, tanto che a Maranello si sarebbe espresso il desiderio di andare in vacanza con una vittoria in mano prima di affrontare i caldi appuntamenti di Spa, circuito che non si sposerebbe con le caratteristiche della SF15-T, e di Monza, gara di casa per la Ferrari. Se a Maranello si vuole puntare per davvero al Mondiale nel 2016, l’aggancio con la Mercedes dovrebbe avvenire già alla fine di questa stagione. La Ferrari, per cambiare completamente mentalità, deve dimostrare di essere cresciuta e maturata, far vedere come è possibile venir fuori dai momenti difficili il prima possibile. Una cosa è certa: a seguito dei milioni di euro investiti per la ristrutturazione della galleria del vento e l’acquisto dei moderni banchi prova dinamici per motore e telaio, la dirigenza del Cavallino Rampante è tutt’altro che contenta. L’estate calda della Ferrari potrebbe diventare bollente. Tags: 2015, Maranello, Maurizio Arrivabene, Scuderia Ferrari, Sergio Marchionne