Formula 1, Fernando Alonso a Baku: «C’è tutto quello che i piloti desiderano»

Quando manca pressapoco una settimana e mezza all’avvio ufficiale del Mondiale 2016 di Formula 1, prima di volare alla volta dell’Australia, Fernando Alonso è stato a Baku per visitare il tracciato urbano che sorgerà nel centro storico della capitale dell’Azerbaijian, in qualità di ambasciatore della corsa. Il pilota spagnolo, ha potuto toccare con mano i progressi dei lavori per terminare il tracciato ospitante l’edizione 2016 del Gran Premio d’Europa che andrà in scena il prossimo 19 giugno. Fernando Alonso oltre alla zona che ospiterà il paddock e la pit-lane, proprio davanti al Palazzo del Governo, si è soffermato ad osservare da vicino la stretta salita che porterà dalla curva 8 alla 11.

Le monoposto di Formula 1, che sfrecceranno lungo la parte vecchia della città, nonostante le numerose critiche ricevute nelle ultime settimane, potrebbe avere tutte le carte in regola per essere apprezzata e ricordata dai piloti: «Per me è un vero onore essere il primo pilota di Formula 1 a visitare questo magnifico circuito. Sono rimasto colpito da tutto ciò che ho visto oggi e credo che il tracciato di Baku possa diventare il circuito più memorabile del Mondiale di Formula 1 di quest’anno – ha commentato Fernando Alonso in occasione della conferenza stampa – Abbiamo una perfetta combinazione tra tutto quello che desiderano i piloti: curve veloci, lunghi rettilinei, opportunità di sorpasso. Queste sono sicuramente caratteristiche che mancano nei circuiti urbani. Non vedo l’ora di poter correre qui a giugno e testare le mie capacità su questo tracciato che a livello tecnico è indubbiamente impegnativo».

Per Fernando Alonso quella odierna è stata in assoluto una prima volta visto che non aveva mai visitato la città di Baku: «È una bella cittadina e per tanti versi assomiglia a quelle spagnole – ha rimarcato il due volte Campione del Mondo che si è aggiudicato proprio l’ultimo Gran Premio d’Europa andato in scena nel 2012, a Valencia – Non si può nascondere però che i piloti vorrebbero meno gare in Calendario. Quando ho cominciato io, nel 2001, la stagione era composta da 16 gare: se si supera la ventina il Mondiale inizia a farsi davvero impegnativo. Siamo al limite perché team e piloti non hanno tempo per riposarsi».

Proprio in occasione della conferenza stampa andata in scena a Baku, Fernando Alonso ha avuto l’opportunità di parlare dei cambiamenti che hanno attirato non poche critiche in occasione dell’ultima settimana di test al Montmelò, a seguito della decisione di partire già da Melbourne col nuovo format di qualifiche: «Non credo che cambierà molto per squadre e piloti. Soprattutto parlando principalmente di noi corridori, siamo tutti capaci di fare un giro veloce quando ci viene richiesto. Per gli appassionati sarà sicuramente più complesso perché immagino ci possano volere un paio di gare per permettere loro di comprendere appieno il nuovo sistema – ha continuato il pilota ovietense – La verità? Personalmente non credo che questa modifica fosse necessaria alla Formula 1 che è già abbastanza complessa di suo e difficile da capire dall’esterno».