Formula 1 | Felipe Massa: “Michael Schumacher è stato il mio maestro”

Credits: Ferrari Press Area

L’ultimo Gran Premio di una stagione porta sempre sentimenti contrastanti, gioia e dolore, commozione, felicità. Quest’ultimo appuntamento iridato non sarà solamente quello che assegnerà il titolo di Campione del Mondo della stagione 2016. Quest’anno, come non capitava dal 2013 con Webber, il Campionato questa domenica darà il suo addio a uno dei piloti che hanno rappresentato un simbolo per il Circus. Felipe Massa, che ad Abu Dhabi disputerà la sua ultima gara di Formula 1 dopo quindici stagioni vissute a bordo di una monoposto, ha deciso di appendere il casco al chiodo. La notizia non è stata improvvisa: il brasiliano aveva già annunciato la sua volontà di ritirarsi in occasione del fine settimana di Monza, una scelta meditata, non di certo giunta a causa delle deludenti prestazioni mostrate in questo 2016 dalla Williams.

Sono sicuramente tanti i ricordi che staranno affollando la testa di Felipe Massa questa settimana: il debutto in Formula 1 con la Sauber, la bellissima esperienza in Ferrari, dove ha potuto mettersi alla prova con talenti del calibro di Michael Schumacher, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso, il mondiale perso a Interlagos, proprio col Cavallino Rampante, nel 2008, il tremendo incidente in Ungheria, nel 2009, il passaggio alla Williams, scuderia con la quale il pilota brasiliano chiuderà la sua esperienza nella classe Regina del Motorsport. Inevitabile ripercorrere il proprio vissuto in Formula 1, soprattutto soffermandosi sul rapporto che ha avuto coi suoi compagni di squadra. Con uno in particolare: Michael Schumacher, suo maestro, estimatore, amico e grande sostenitore.

Il rapporto che ho avuto con lui è stato diverso rispetto a quello che ho intrattenuto con gli altri compagni di squadra – ha raccontato Felipe Massa al sito ufficiale della Formula 1 – Michael per me è stato il mio mastro, l’ho sempre visto come il mio idolo e probabilmente lui mi guardava come il ragazzo da aiutare. È per tutta una serie di motivi che ho deciso di annunciare il mio ritiro dalla Formula 1 a Monza, esattamente come ha fatto lui. Nel 2006 Raikkonen aveva già firmato con la Ferrari e, se Schumacher non si fosse fatto da parte io non sarei potuto restare a Maranello. Ecco perché ho voluto annunciare il mio ritiro proprio a Monza, nel 2016, dieci anni dopo“.

Nulla a comparazione del rapporto, a volte difficoltoso e problematico avuto con Kimi Raikkonen: “In alcune occasioni era faticoso lavorare con lui, non aveva grande interesse a mostrarsi comunicativo ma in altri contesti si è rivelato essere un ragazzo davvero divertente – ha continuato Felipe Massa – Abbiamo caratteri differenti ma è una persona leale e onesta ed è per questo che abbiamo lavorato bene assieme. È così anche con Bottas, ma Valtteri parla un po’ di più rispetto a Kimi“.

Quella di domenica sarà una giornata speciale per il pilota della Williams. L’ultima sua apparizione in un circuito, in un paddock della Formula 1 in qualità di pilota della classe Regina del Motorsport: “So che mi mancherà il guidare, ma sono contento di aver preso questa decisione. Mi mancheranno alcuni aspetti della mia professione. È normale quando si ha trascorso così tanto tempo in un determinato ambiente, diventa parte di te. Ma riuscirò a riempire quel buco con altre cose“, ha concluso.