Formula 1, Ecclestone su Monza: «C’è il forte rischio di perdere il Gp d’Italia»

Credits: formula1.com

Mancano due settimane al weekend del Gran Premio d’Italia di Formula 1, che si disputerà dal 04 al 06 Settembre, nel cosiddettoTempio della velocità”, considerato uno dei più storici tra i circuiti inscritti nel calendario di Formula 1, ed anche molto apprezzato da piloti ed appassionati che ogni anno affollano le tribune e vengono a vedere il Gran Premio e sostenere i loro beniamini.

Ma sembra non esserci pace per l’Autodromo di Monza e quindi il Gran Premio d’Italia, infatti mentre la Formula 1 in queste ore è impegnata in Belgio per il Gran Premio che si svolge sul circuito di Spa-Francorchamps, è arrivata come un fulmine a ciel sereno, l’ennesima dichiarazione di Bernie Ecclestone, che sicuramente terrà sulle spine e farà infuriare gli appassionati del Circus, e anche gli stessi organizzatori del Gp d’Italia e i proprietari dell’impianto di Monza. In un’intervista rilasciata al sito autosport.com, Ecclestone ha fatto intendere che ci sono molte possibilità che Monza perda il Gp di Formula 1. «Incontrerò gli organizzatori di Monza a settembre e in quell’occasione ne saprò di più. Spero di non perdere Monza, ma temo ci siano buone chances che ciò succeda».

Come tutti sappiamo, il contratto che permette a Monza di ospitare il Gp d’Italia ha la validità per il 2015 e 2016, dopodiché si dovrà sottoscrivere un nuovo accordo. Entrambi le parti vorrebbero rinnovare, ma ahimè c’è il problema dei soldi, in quanto il boss della Formula 1, ha pensato bene di alzare il prezzo degli altri circuiti europei per avere la F1, e vuole che Monza versi questo denaro alla Fom (ovvero l’organizzazione della F1), che ammontano tra i 20 e 25 milioni, anziché una dozzina come finora faceva Monza, in base a un vecchio contratto in scadenza.

Come se ciò non bastasse, lo stesso Ecclestone sta mettendo sotto pressione gli organizzatori di Monza, con restrizioni sempre maggiori. Praticamente da quest’anno si sono ridotti e quasi azzerati gli spazi hospitality per gli ospiti locali in cui erano ospitate le aziende italiane, e lo stesso Ecclestone ha pensato bene di requisire questi spazi per il suo Paddock Club, ovvero le salette per gli ospiti Vip che comprano dalla Fom pagando cifre altissime. Con questa mossa, Monza si è vista privata di un’entrata extra visto che, anche la pubblicità da qualche anno è gestita dall’organizzazione inglese di Ecclestone. Una riduzione di entrate commerciali per Monza, che può contare solo sul ricavato della vendita dei biglietti al pubblico, che equivale ad una riduzione del giro d’affari che porta il Gp.

Ormai si è capito il gioco del capo della F1, facendo stringere la cinghia attorno all’autodromo così che agli organizzatori non resta che accettare un contratto più oneroso. Questa tattica Ecclestone ha sempre usato con i circuiti al momento di trovare degli accordi per il futuro. Lo stesso boss non intende ribassare la richiesta contrattuale iniziale. «Non pretendo che Monza paghi più degli altri, ma la stessa cifra», ha così concluso.

Un comportamento tipico di Ecclestone, che sa come far spaventare la controparte e ottenere l’obiettivo. In passato, è spesso successo che Ecclestone usasse la strategia di mettere in lista un circuito alternativo concorrente con la pista oggetto della trattiva per tentare di alleggerire la resistenza della controparte: ricordiamo ciò che ha fatto per esempio con Donington contro Silverstone, Hockenheim contro Nurburgring, Valencia contro Barcellona, ecc. Ma nel caso di Monza non sembra esserci un circuito alternativo, in quanto Imola è fuori gioco e il Mugello è di proprietà della Ferrari che in questo momento non intende aprire le porte alla F1. Per questo a Ecclestone sta sfruttando la tattica sul prezzo e oltre a continuare a fare dichiarazioni negative in merito così da far innervosire Monza e costringerla a trovare un accordo.

Ma Ecclestone conosce ciò che i circuiti “storici” della Formula 1, rappresentano per il campionato, con sponsor, Tv, spettatori. Sa che se dovesse perdere una delle più storiche piste della F1, ovvero quella di Monza, l’unica che dal 1950 ad oggi ha sempre (tranne nel 1980) ospitato un Gran Premio di F1, potrebbe danneggiare il mondiale di F1 e il business che lo stesso Circus mette in moto.

Ora, con l’appuntamento con il Gp d’Italia è ormai alle porte, con la Ferrari che in quanto gara di casa, si aspetta il solito abbraccio con i suoi tifosi, ci si augura che visto il momento delicato che Monza sta passando per cercare di rimanere nel Circus, si spera che il gran flusso di tifosi che ci sarà, il clima che si respira, il fascino del tracciato, possa essere un motivo in più per gli organizzatori, per lo stesso Bernie Ecclestone, per la Formula 1 per cercare di trovare un accordo per permettere a Monza di restare nel calendario del Circus per molti anni.