Formula 1 | Albon: “Il posto nel team DAMS me lo sono sudato”

alexander albon dams

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Potrebbe sembrare strano, dato il rendimento espresso da Alexander Albon, prossimo pilota Toro Rosso, nella stagione 2018, ma il suo sedile alla DAMS il pilota thailandese se l’è dovuto sudare a inizio anno. Albon ha chiuso la stagione con quattro vittorie, otto podi e la medaglia di bronzo nel campionato, guadagnandosi la fiducia del team DAMS che aveva pianificato di coinvolgerlo nel programma di Formula E. In effetti, i piani originari prevedevano che Albon virasse verso l’elettrico con lo stesso team con cui ha corso in Formula 2, invece l’intervento di Helmut Marko lo ha strappato alla DAMS portandolo in orbita Red Bull, visto che Albon sarà impegnato nel 2019 al volante della Toro Rosso.

Questa “guerra” tra DAMS e Red Bull per assicurarsi i servigi di Albon testimonia la crescita del pilota thailandese, ma a inizio 2018 la sua situazione non era così rosea. Fino a Barcellona, Albon ha corso con un contratto che veniva rinnovato di gara in gara e solo da maggio ha ricevuto la garanzia di correre fino a fine anno.

Albon l’ha confermato in una recente intervista: “Ricordo che il gennaio scorso, così come febbraio, l’ho trascorso al telefono cercando di convincere Francois Sicard a darmi una chance. L’ho supplicato per ottenere quel sedile, anche se non avevo i soldi. Lui mi ha dato fiducia. Allora ho dovuto sempre combattere per dimostrargli che aveva fatto la scelta giusta”.

“La mia stagione è stata come una montagna russa. È incredibile che alla fine abbia chiuso terzo, addirittura deluso perché ritenevo meritassimo la piazza d’onore” ha continuato Albon. “Nel 2016, in GP3, ho dimostrato il mio vero potenziale. Nel 2017, invece, per diverse ragioni le cose non sono andate come speravamo. Quest’anno lo ritengo una continuazione di quanto realizzato nel 2016.

“Fare tre pole di fila, quest’anno, è stato incredibile. Anche in termini di passo gara dicevamo la nostra. A fine anno, abbiamo un po’ perso mordente, ma sono soddisfatto. La vittoria di Baku è il più bel ricordo. Non fu una gara normale, ma trovarsi in testa è stato grandioso” ha concluso il futuro compagno di Kvyat alla Toro Rosso.