Formula 1, Adrian Sutil a Suzuka per ricordare Jules Bianchi

Credits: Sauber Press Area

Qualunque gara è sempre speciale per un pilota, ma il ritorno in Giappone da parte del Circus, indubbiamente porterà grandi emozioni in tutto il paddock. Non è passato nemmeno un anno da quella data. Era il 5 ottobre e a Suzuka si correva il Gran Premio del Giappone, l’ultima gara disputata da Jules Bianchi. Nessuno lo avrebbe immaginato. Il pilota francese finì ad oltre 200 km/h contro la gru che stava rimuovendo la Sauber di Adrian Sutil, oggi terzo pilota della Williams.

Pioveva, e molto. Le condizioni della pista erano quasi proibitive. Negli ultimi giri, complice anche l’acqua presente sull’asfalto, Adrian Sutil esce di pista alla curva 15. Mentre la gru stava rimuovendo la monoposto del tedesco, anche Jules Bianchi uscì nello stesso punto. La sfortuna ci ha messo lo zampino però: a differenza del pilota della Sauber, la Marussia guidata dal transalpino colpisce in pieno la gru di soccorso, facendola sobbalzare. Il 25enne di Nizza perde coscienza e dopo mesi di coma morirà in un letto di Ospedale circondato dai suoi cari e, a distanza, dall’affetto di milioni di appassionati.

Adrian Sutil ha deciso di tornare a Suzuka questo fine settimana, un atto dovuto, per lui, involontario spettatore di quella tragedia: «Ci sono momenti che ti cambiano soprattutto quando è la prima volta che vieni toccato da qualcosa così vicina – ha affermato il pilota tedesco all’agenzia di stampa DPA – È stato un incidente terribile ed è passato molto tempo prima di riuscire a cancellarlo dalla mia testa. Non intendo dire che mi abbia causato uno shock permanente però mi ha fatto capire appieno quali rischi corriamo ogni volta che saliamo in macchina. Rivedere Suzuka mi provocherà strane sensazioni, non solo a me, ma anche a tante persone che quel giorno sono state coinvolte direttamente o indirettamente».