Formula 1 | Addio a Charlie Whiting: le reazioni dei piloti
Charlie Whiting, direttore delle gare di Formula 1 dal 1997, ci ha lasciati questa notte a seguito di un’embolia polmonare. Una morte che ha lasciato scioccato l’intero paddock per la fulmineità con la quale è avvenuta.
In queste ore dal paddock di Melbourne è giunto il cordoglio da parte della stragrande maggioranza dei team, piloti ed addetti ai lavori che hanno voluto rendere omaggio alla carriera lavorativa del dirigente britannico.
“Sono rimasto incredibilmente scioccato questa mattina ascoltando le tristi notizie; i miei pensieri e le mie preghiere sono per lui e la sua famiglia” ha detto il campione del mondo in carica Lewis Hamilton.
“Tutto quello che ha fatto per questo sport, il suo impegno, è stato davvero un pilastro, come ha detto Toto. Charlie è stato una figura così imprescindibile nel mondo dello sport e ha contribuito davvero tanto a noi”.
Toto Wolff, citato da Hamilton, si è così espresso: “Sono rimasto scioccato e rattristato nel sentire la notizia della morte di Charlie stamattina. Era un pilastro della nostra famiglia Formula 1 ed equilibrato nel suo approccio, sensibile nella sua comprensione e sempre con gli interessi della Formula 1 come suo obiettivo principale”.
“Charlie è stato un fantastico ambasciatore per il nostro sport e un vero guardiano dei suoi migliori interessi; a tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo mancherà il suo sorriso pronto ed il suo umorismo sempre gentile”.
“A nome di tutta la famiglia del motorsport Mercedes, invio le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di Charlie”.
Scioccato anche Sebastian Vettel che ricorda come solo poche ore prima fosse in pista assieme a lui: “Sono rimasto scioccato come lo siamo tuttora, soprattutto perché gli ho parlato ieri ed ho camminato in pista per le prime di curve insieme a lui. È difficile capire quando qualcuno non c’è più”.
“Lo conosco da molto tempo e lui è stato il nostro uomo, l’uomo dei piloti. Ovviamente ci sono dei regolamenti e tutto il resto, e poi ci siamo noi, e lui era l’uomo di mezzo”.
“Qualcuno poteva chiedergli qualunque cosa in qualsiasi momento, la sua porta era sempre aperta. Era un pilota, oltre che una persona perbene”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Max Verstappen, che ha ricordato un aneddoto risalente a poche settimane fa: “E’ stato un grande, grande shock. Ho trascorso una giornata assieme a lui a Ginevra qualche settimana fa. Abbiamo fatto una bella chiacchierata su molte cose”.
“Quando me ne sono andato, gli ho detto ‘ci vediamo in Australia per un’altra stagione di gare’. Poi, ovviamente, quando ascolti questa notizia è incredibile. Aveva solo 66 anni … Dobbiamo solo apprezzare ogni giorno e ogni mattina in cui ti svegli e ti diverti”.
“Non si tratta solo della Formula 1, si tratta di altre cose nella vita e questa è solo una parte di essa. Al momento, la cosa più importante è che i pensieri andranno alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi parenti”.
Anche gli altri piloti presenti alla conferenza stampa del pomeriggio australiano hanno voluto omaggiare l’ex direttore di gara: “Lui era lì per noi e noi gli abbiamo dato del filo da torcere – le parole di Ricciardo – lo spingevamo e lo spingevamo ancora a farlo lavorare, ma lui era sempre ricettivo”.
“Avevi sempre il sentimento che fosse dalla nostra parte. Ci lamentavamo ripetutamente di molte cose ma ci sarebbe sempre stato a sentire, aveva le orecchie aperte. Ha fatto molto per lo sport. Abbiamo alcuni ricordi molto, molto belli e positivi di lui”.
“È un momento difficile – ha detto Robert Kubica – Ho visto Sebastian camminare con Charlie ieri e ho pensato che non li avrei interrotti perché lo avrei visto venerdì al briefing dei piloti. Non sarà così, ed è molto triste”.
“Era una specie di icona della Formula 1, ma non solo della Formula 1. Era un pilota, ma manteneva anche tutto nei regolamenti ed era davvero il tipo di persona di cui ci si poteva sempre fidare”.