Formula 1, a fermare la Ferrari è la mancanza di trazione! 30 Maggio 2015 Eleonora Ottonello D’ora in avanti guai a parlare di power unit. Nonostante a Monaco la Ferrari abbia conquistato un altro podio, la Ferrari SF15-T è sembrata ancora parecchio distante dal poter incalzare la Mercedes. Il Cavallino Rampante è la seconda forza del Mondiale e, senza alcun dubbio, sono il team che ha fatto il salto in avanti più grosso, in termini di miglioramenti, durante l’inverno se paragonato a dove si trovata la Ferrari nel 2014, quella che verrà ricordata come la peggior stagione della Ferrari degli ultimi vent’anni dove il miglior risultato dell’anno è rappresentato dal secondo posto di Fernando Alonso ottenuto in Ungheria. Se a inizio anno sembrava che la Ferrari non potesse raggiungere la Mercedes per questioni di power unit, il Gran Premio di Spagna, ha dimostrato invece, che il propulsore di Maranello, ha poco da invidiare a quello di Stoccarda. I limiti più grossi, riguardanti la SF15-T passano attraverso le componenti del telaio e dell’aerodinamica, problemi che hanno ereditato dalla F14T. In particolar modo, la gara che si è tenuta sul tracciato del Montmelò, avrebbe dovuto rappresentare il punto di svolta della Ferrari per la stagione 2015. I tecnici di Maranello, per la prima gara in Europa avevano studiato uno specifico pacchetto di aggiornamenti che avrebbe dovuto trasformare il Montmelò in terra di conquista della Ferrari, cosa che poi non è successa. Proprio in occasione delle ultime gare, è tornato a farsi sentire un limite che ha caratterizzato le ultime monoposto di Formula 1 uscite dalla factory di Maranello, la mancanza di trazione nel lento. La problematica, ereditata dall’era Tombazis, nonostante i miglioramenti di Allison, inizia a prendere la forma di un fattore congenito che inevitabilmente, dopo che le cose non sono andate come i tecnici si aspettavano in Spagna, ha portato ad alcune riflessioni. La Ferrari arrivò in Spagna con grandi evoluzioni sulla SF15-T, tanto che qualcuno si azzardò a definirla una vettura B. Le aspettative erano molto alte e, invece di migliorare, magari provando a battersi ad armi pari con la Mercedes, il Cavallino Rampante, dopo aver rischiato di vincere il GP del Bahrain, al Montmelò si è preso una batosta da parte delle Frecce d’Argento, 45 lunghi secondi hanno diviso il vincitore della gara, Nico Rosberg, da Sebastian Vettel, terzo e primo delle Ferrari. Nonostante la Rossa debba ancora spendere parte dei gettoni per lo sviluppo della power unit nel corso della stagioni, l’impegno del Cavallino Rampante dovrà essere incentrato principalmente sul telaio e sull’aerodinamica. Il prossimo appuntamento sarà il GP del Canada, a Montreal, dove la Ferrari, in un certo senso correrà ai ripari, e, come già largamente anticipato dal Team Principal della Rossa, Maurizio Arrivabene, non si porterà alcun aggiornamento al propulsore contrariamente a quello che era trapelato nelle settimane precedenti. Per il momento gli uomini di Maranello continueranno con la seconda power unit, montata in Bahrain, in attesa del motorone che potrebbe fare il suo debutto in pista solo in Belgio. Eleonora Ottonello @lapisinha Tags: 2015, Scuderia Ferrari