Dichiarazioni Formula 1 Florsch contro la Formula 1: “Troppe chiacchiere e pochi fatti” 3 Marzo 2022 Erika Mauri Credits: Sophia Florsch, Twitter.com Le parole sono vane se non seguite dai fatti. La Florsch riapre così il dibattito sulla presenza femminile nel Motorsport Al predicare bene deve anche necessariamente seguire un razzolare altrettanto ammirabile. Succede così, o almeno dovrebbe, anche in Formula 1 e nel mondo del Motorsport in generale, che si fa promotore di diritti universali, ma che poi finisce di rimanere impantanato negli stessi schemi ripetuti negli anni. E’ questo che la pilota Sophia Florsch rimprovera anche alla Classe Regina, rea di non fare abbastanza per una vera inclusione delle donne tra i suoi protagonisti in pista. La giovane tedesca ha infatti parlato di come il suo nome sia stato più spesso associato al terribile incidente da lei subito quattro anni fa che alle prodezze sull’asfalto. We’re delighted to welcome @SophiaFloersch as our newest Laureus Ambassador 🤩 The 2020 Laureus World Comeback of the Year Award winner joins an illustrious list of sporting legends who have helped transform the lives of children all around the world through Laureus programmes pic.twitter.com/n0AERhw7jp — Laureus (@LaureusSport) March 2, 2022 Il terribile incidente del 2018 e il futuro in Formula 1 Era il 18 novembre 2018 quando, durante il GP di Macao, Cina, in seguito a un contatto di gara, la vettura guidata dalla Florsch prende il volo e si schianta oltre la pista, sulla postazione dei fotografi. La pilota aveva al tempo riportato una frattura spinale, poi prontamente operata. Su quell’episodio, Sophia ha dichiarato: “Il Motorsport va veloce. L’incidente mi ha dato attenzione, ma in senso sportivo non è stato un passo avanti“. Il problema per lei, che negli anni si è sempre battuta per una maggiore inclusione delle donne nelle competizioni automobilistiche, è l’enorme divario tra promesse e realtà. “Le squadre si adornano di piloti ma non hanno reali possibilità“, ha infatti raccontato al quotidiano Merkur di Monaco, “Sono usati per giustificare leitmotiv moderni e chic come ‘Noi promuoviamo le donne e l’uguaglianza’. In effetti, spesso è solo un impegno calcolato a buon mercato con per lo più nessun reale supporto a livello di inclusione sportiva su un equo campo di gioco“. Nel 2022, la Florsch prenderà parte all’European Le Mans Series, ma tiene a precisare che il suo vero obiettivo è tornare alle monoposto e guidare in Formula 1, che rimane il suo sogno per eccellenza: “All’età di 21 anni posso e devo continuare a perseguire questo obiettivo. Con un budget elevato sarebbe veloce, invece con uno piccolo a volte devi prendere altre strade. Sto però combattendo e credo fermamente che ci sia un futuro. A un certo punto, l’investimento ripagherà“, ha poi concluso la tedesca. Tags: 2022, GP Macao, Sophia Flörsch Continue Reading Previous GP di Russia, la Formula 1 rescinde il contrattoNext Bottas: “Raikkonen mi ha dato consigli”