Flavio Briatore: “Vettel non è paragonabile a Schumacher o a Senna”
Nell’ultima intervista a Flavio Briatore a Sky Tg 24, il manager piemontese ha voluto esprimere le sue personali opinioni sulla vicenda Alonso e sulla rivoluzione interna che ha coinvolto la Ferrari.
In primo luogo ha ribadito che: “C’è stata una perdita di memoria, è vero, ed è durata due o tre giorni.” – parlando di Fernando Alonso – “E’ successa una cosa molto strana, Ron Dennis non l’ha chiarita, speriamo che prima o poi si chiarisca. Per il momento sta bene !! In Spagna è rimasto due giorni in ospedale proprio perché volevano degli accertamenti, tutte le tac e le analisi sono risultate negative. Se avesse avuto qualche problema i medici lo avrebbero scoperto.”
Il secondo pensiero va a Michael Schumacher, non dimenticandoci che Flavio Briatore ha visto nascere e vincere i due campioni ex-Ferrari:
“Lo penso spesso, e tutte le volte che lo faccio sto ancora male…” – il suo commento – “Credo che sia più un segno del destino che altro. Ogni volta che lo vedo mi viene la pelle d’oca e un senso di tristezza” – ha proseguito – “Voglio ricordarlo per com’era. Quando penso a lui sto ancora male“.
Invece arriva una piccola frecciatina alla Ferrari e a Sebastian Vettel: “Personalmente non me la sento di paragonarlo a Schumacher o a Senna. E’ uno dei migliori 5 o 6 del gruppo ma è stato capace di imporsi soltanto con macchine forti. Fossi stato al posto della Ferrari avrei preso Ricciardo. Lo seguo da diversi anni e lo trovo un pilota straordinario. Ha una capacità di tenere la macchina in derapata.“
Alla domanda se Fernando Alonso ha fatto bene a lasciare la Ferrari: “E’ stato un bene per entrambi, Fernando era diventato un po’ ingombrante”
Elogi arrivano a Maurizio Arrivabene a team principal della scuderia del cavallino: “Conosce bene la squadra e poi era uno degli sponsor. Alla fine quando dai i soldi ti trattano sempre tutti bene. E’ sicuramente una persona dalle grandi capacità gestionali, quindi l’augurio è quello di rivedere una Rossa competitiva. Già il secondo posto sarebbe un successo“