Ferrari: nuove speculazioni sulla legalità delle monoposto
Per la scuderia di Maranello sembra preannunciarsi un Gran Premio del Brasile in salita, anche se per ora manca l’ufficialità sulle ultime news.
La Ferrari potrebbe essere nell’occhio del ciclone FIA anche a Interlagos. Sembra, infatti, che la Federazione abbia emesso una direttiva tecnica sulle normative dei motori.
Dopo Austin l’argomento era stato toccato andando a evidenziare una sorta di scappatoia relativa al flusso di carburante dei team. La stessa, questa, che sembrerebbe aver gettato nell’ombra le performance del Cavallino durante la tappa americana.
Il tutto era stato sollevato da una richiesta avanzata dalla Red Bull e dalla Mercedes, proprio con l’obiettivo di andare a verificare l’improvvisa ripresa della Ferrari durante le gare precedenti.
LE ULTIME VOCI PRIMA DELLA TAPPA DI INTERLAGOS
Secondo un rapporto emesso questo mercoledì da Tobi Grüner, la FIA avrebbe però rincarato la dose. L’ultima direttiva tecnica, indicata come TD 38/19, riguarderebbe l’utilizzo illegale del liquido di raffreddamento del motore.
Secondo quanto riportato dalla nuova direttiva, l’utilizzo di olio non dovrebbe essere utilizzato per migliorare le prestazioni delle monoposto, che incorrerebbero quindi in delle penalità o in delle reprimende.
Probabilmente fresca anche delle indagini condotte durante lo scorso Gran Premio, la FIA ha quindi deciso di procedere sulla stessa linea, cercando di lavorare sulle aree grigie del regolamento. Che però, secondo quanto circola nelle ultime ore, sembrerebbero far arrancare le due monoposto di Maranello.
LE PAROLE DI BINOTTO
Il team principal della scuderia ha preferito respingere le dichiarazioni sul fatto che la Ferrari si sia avvantaggiata i maniera poco chiara. Anzi, Mattia Binotto ha preferito sottolineare ancora una volta come il successo del tram sia dovuto al duro lavoro messo in atto da ciascun componente della squadra.
Da questo punto di vista, quindi, si preannuncia un Gran Premio molto intenso. Tutti gli occhi saranno puntati proprio sulle due Rosse di Maranello, alimentando la nuvola di speculazione che nelle ultime settimane ha investito la Ferrari.