Ferrari, Marchionne: «Il 2015, un anno duro. Siamo partiti indietro»

Sergio Marchionne al meeting di Rimini

Il 2014 della Ferrari è stato sicuramente un anno da dimenticare, il peggiore degli ultimi vent’anni. Sono cambiate tante cose a Maranello nel corso della stagione, tanti sono stati gli addi, più o meno volontari. Gli ultimi, a lasciare gli stabilimenti della Ferrari sono stati Pat Fry che, con alle spalle un’esperienza di poco meno di 20 anni nella Formula 1 ha lasciato il comando nel ruolo di direttore tecnico a James Allison, e Nicholas Tombazis che, dopo 8 anni di militanza sotto le insegne del Cavallino Rampante, è stato licenziato per fare posto a Simone Resta, ingegnere imolese di 44 anni. Con l’arrivo in Ferrari di Maurizio Arrivabene, ex uomo chiave della Philip Morris e frequentatore per anni dei paddock della Formula 1 per questioni di affari, a Maranello sono pronti per una lenta rinascita.

«Il 2015 sarà un anno difficile per la Ferrari in Formula 1. Purtroppo siamo partiti indietro ma la nostra volontà è quella di impegnarsi a testa bassa per cercare di tornare a vincere – ha esordito il Presidente della Ferrari all’apertura del Salone di Detroit – Andrò ad alcuni GP, ma abbiamo nominato un responsabile del team e sarà lui ad occuparsi direttamente della gestione». Il prossimo 30 gennaio la Ferrari presenterà online la monoposto che prenderà parte alla prossima stagione di Formula 1 e il 2015 inizia con quella che possiamo definire come la prima vittoria della Rossa, a riguardo dello scongelamento dei motori: «Abbiamo in Ferrari 1000 persone che vogliono vincere. Abbiamo già raggiunto il risultato avuto di apportare delle modifiche ai motori: lo considero già un buon risultato», ha concluso Marchionne.