Ferrari: l’addio di Vettel è costato 90 milioni alla F1

Vettel regolamento 2021

Credit: Scuderia Ferrari Press Area

In un grave momento di crisi finanziaria, l’addio di Sebastian Vettel ha portato una bella botta nelle casse della Ferrari

In quella che è una delle stagioni più delicate dal punto di vista finanziario nella storia della Formula 1, ogni scelta deve essere ponderata nei minimi dettagli. La notizia che Sebastian Vettel lascerà la Scuderia Ferrari alla fine di questo campionato, è costata circa novanta milioni di dollari al gruppo Liberty Media.

Dopo aver acquistato il Circus alla fine del 2016, la società gestita da Chase Carey ha deciso di quotare in borsa il campionato più prestigioso al mondo. Questa mossa, ha lasciato lo sport vulnerabile alle fluttuazioni di mercato, con le azioni che hanno subito un duro colpo a marzo, quando la stagione non è iniziata a causa del dilagare della pandemia da coronavirus.

Le azioni del gruppo sono calate ulteriormente nel mese di aprile, quando è stato deciso di prolungare la sosta forzata. Quando la situazione sembrava stare per tornare alla normalità, dopo il trovato accordo sul budget cap e sul calendario, un’altra notizia ha scombussolato l’economia dell’azienda statunitense.

UN VALORE SOTTILE CHE VALE MILIONI E MILIONI DI DOLLARI

Martedì la Ferrari aveva annunciato che Vettel  avrebbe lasciato il team alla fine della stagione, dopo che le parti si erano rese conto di non avere più l’obiettivo comune di continuare a lavorare insieme. Il conseguente scatenarsi del mercato piloti, ha influenzato il prezzo delle azioni “FWONK” di Liberty Media. Secondo FormulaMoney, sito specializzato nello studio del business della F1, il prezzo delle azioni è calato del 4,5%.

48 ore più tardi, quando la scuderia di Maranello ha annunciato di aver trovato un accordo biennale con Carlos Sainz Jr., il prezzo delle azioni è salito del 3,1%, causando una perdita dell’1,4$, corrispondenti a circa 90 milioni di dollari. Con una nota pubblicata sui propri social media, FormulaMoney ha  aggiunto: “Non ricordiamo un altro anno in cui così tante squadre di F1 hanno annunciato prima dell’inizio della stagione che i loro piloti di punta li avrebbero abbandonati a fine campionato. Non è un buon momento per essere un’azionista FWONK“.