Ferrari motore Leclerc

© Scuderia Ferrari Press Area

Ferrari calma gli animi dei tifosi comunicando che, nonostante i problemi riscontrati in Canada, il motore di Leclerc non ha subito danni

Montreal da dimenticare per la Ferrari, in particolare a causa dei problemi al motore riscontrati da Leclerc, che hanno posto fine alla sua corsa. A mettere la ciliegina sulla torta in negativo ci ha poi pensato Sainz, ritirato al 52esimo giro a seguito di un testacoda. L’epilogo di questo weekend non è di certo rassicurante, specialmente visti i risultati a cui il Cavallino aveva recentemente abituato. Sembrerebbe tuttavia che la power unit utilizzata dal numero sedici non abbia subito danni. Verrà quindi utilizzata anche a Barcellona, dove la Rossa effettuerà un cambio di centralina, in via del tutto precauzionale.

Ferrari deve imparare dai propri errori

A Montreal abbiamo sicuramente visto la peggior SF24 dell’anno, cosa che ha sconvolto i tifosi in particolare dopo la vittoria tra le strade del Principato, apice di un weekend praticamente dominato. Vale la pena sottolineare però che il problema al motore di Leclerc è stata la causa della maggior parte dei problemi riscontrati. Il monegasco, stando alle stime di Vasseur, avrebbe corso con 80 cavalli in meno per 15 giri. Questi numeri potrebbero aver offuscato il vero potenziale della vettura.

Il doppio ritiro pesa molto ma la Scuderia non si arrende. La PU non è danneggiata e verrà portata a Barcellona con una nuova centralina. È sul circuito iberico che Ferrari cercherà il riscatto, durante un Gran Premio che fungerà per molti come “banco di prova”. Il layout del circuito non è dei migliori: curve lunghe e veloci potrebbero rivelare alcuni difetti della SF24. Tuttavia le prime simulazioni sembrerebbero incoraggianti.

Attesi sono ancora i veri frutti del grosso upgrade di Imola, finora mostrati solo in parte. C’è ancora molto lavoro da fare e, secondo alcune indiscrezioni, a Maranello starebbero lavorando per poter far debuttare il pacchetto previsto per Silverstone già a Barcellona. L’obbiettivo è quello di tornare seconda forza, sotto Red Bull e sopra Mclaren. Ferrari a Montreal è risultata addirittura più lenta di Mercedes e Aston Martin, forse a causa di un assetto poco funzionale.

Di: Lavinia Masciocchi