Ferrari chiude per la prima volta a Maranello | La notizia shock ha fatto già il giro del mondo
Ferrari, l’iconico produttore di veicoli sportivi, ha preso una decisione cruciale nel suo percorso verso la sostenibilità, con una mossa che nessuno si sarebbe aspettato.
Martedì è stata annunciata la chiusura definitiva della centrale elettrica alimentata a gas metano nella città natale di Maranello, in Italia. Questa azione segna un passo significativo verso l’obiettivo di raddoppiare la produzione di energia rinnovabile nel prossimo decennio. La chiusura di questo impianto di trigenerazione , che fino al 2022 ha prodotto 120 gigawatt di elettricità all’anno, rientra nella strategia della Ferrari per ridurre la propria impronta di carbonio.
Questo sistema, che utilizzava motori endotermici a gas metano , sarà sostituito da fonti energetiche rinnovabili. Questo movimento non è solo sostenibile , ma fa anche parte di un impegno più ampio a favore dell’ambiente.
Ferrari ha reso noto che con la chiusura dello stabilimento è prevista una riduzione annua delle emissioni di gas inquinanti scope 1 e 2 del 60%. Inoltre, il gruppo automobilistico prevede di ridurre del 70% il consumo di gas metano . Queste cifre non solo rappresentano un impegno per la sostenibilità, ma rafforzano anche la reputazione di Ferrari come pioniere nell’industria automobilistica in termini di responsabilità ambientale.
Il nuovo approccio della Ferrari punta sulla produzione locale di energia rinnovabile , che dovrebbe coprire circa il 40% del fabbisogno energetico del suo stabilimento di Maranello. Con l’obiettivo di raggiungere una generazione di 10 megawatt di picco (MWp) entro il 2030, la Ferrari compie un passo decisivo verso il futuro energetico. Attualmente, l’impianto ha una capacità di 5 MWp , quindi l’obiettivo proposto rappresenta un notevole progresso nella sua capacità di produzione sostenibile.
Piani futuri di investimenti energetici
L’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, ha sottolineato che l’azienda non utilizzerà più il gas per produrre energia elettrica in questo stabilimento , optando per energia elettrica da fonti rinnovabili . Questo cambiamento si unisce ad altre importanti tappe fondamentali nel percorso verso la sostenibilità, tra cui l’ installazione di un impianto di celle a combustibile , la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica e varie innovazioni in materia di efficienza energetica all’interno dei suoi processi produttivi.
Il passaggio della Ferrari verso le energie rinnovabili non solo ha implicazioni per la riduzione delle emissioni, ma rappresenta anche un modello di business più sostenibile e resiliente . Facendo affidamento su fonti energetiche pulite, l’azienda sarà in grado di mitigare i rischi associati alla volatilità dei prezzi del gas e alle politiche ambientali.
Spinta verso l’innovazione
Inoltre, questa transizione incoraggerà l’innovazione tecnologica nel settore automobilistico. Ferrari è posizionata in modo ottimale per aprire la strada verso l’elettrificazione e l’efficienza energetica , sviluppando veicoli che soddisfano i più elevati standard di sostenibilità. La Ferrari pone una pietra miliare nel settore automobilistico puntando sulla sostenibilità e sulle energie rinnovabili . Con la chiusura del suo impianto di trigenerazione a Maranello e il suo impegno per aumentare la produzione di energia rinnovabile, il marchio italiano non solo avvia un significativo piano di riduzione delle emissioni, ma crea anche un importante precedente per gli altri produttori del settore.
L’iniziativa della Ferrari rappresenta un serio impegno per un futuro più verde e sostenibile . Man mano che sempre più aziende si avventurano in questa direzione, l’impatto positivo sull’ambiente potrebbe essere sostanziale , dimostrando che il settore automobilistico può svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico. Con una visione chiara per il futuro e una strategia incentrata sull’energia pulita , Ferrari si posiziona in prima linea nell’innovazione e nella sostenibilità nell’industria automobilistica globale.