Ferrari, Arrivabene: «Quello di Raikkonen è stato un incidente di gara»

Credits: Media Center Ferrari

Il Gran Premio di Russia sembrava una gara in salita per la Ferrari, date le posizioni nelle quali partivano gli alfieri del Cavallino Rampante. Eppure, una volta che Nico Rosberg ha abbandonato la corsa per un problema meccanico, la gara di Sochi ha iniziato a prendere un altro passo per le vetture di Maranello. Se Sebastian Vettel è riuscito a salire ancora una volta sul podio nonostante un brutto avvio di gara; Kimi Raikkonen ha vanificato quanto fatto in corsa proprio nei giri finali del GP di Russia, quando è andato a tamponare la Williams di Valtteri Bottas.

Il podio ottenuto da Vettel a Sochi ha regalato al tedesco il secondo posto nel Mondiale Piloti, alle spalle di Lewis Hamilton. La Ferrari è andata meglio del previsto e a confermarlo è lo stesso Team Principal della Rossa, Maurizio Arrivabene, che ha provato a tracciare un bilancio a trasferta russa conclusasi: «L’ho già detto in altre occasioni, ma ancora una volta sono rimasto colpito dalla bravura di Sebastian. E’ stato un grande acquisto e sta dimostrando di essere un grande campione, capace di crescere ad ogni gara – ha commentato Arrivabene – Ha un’ottima macchina a disposizione, ma riesce a dare quel qualcosa in più tipico dei grandi. Quanto al duello con Kimi nelle fasi iniziali di gara, i nostri piloti sanno di avere regole di ingaggio molto chiare: è stata una bella lotta fra due campioni. La nostra strategia di gara era corretta, voglio complimentarmi con Iñaki Rueda: se nel finale fosse riuscito il sorpasso di Kimi su Bottas sarebbe stata un’ulteriore dimostrazione che la tattica era quella giusta».

Per quanto riguarda l’incidente tra Raikkonen e Bottas e la successiva penalizzazione del finlandese della Ferrari, Arrivabene ha le idee chiare, forse un po’ troppo di parte: «A me è sembrato un chiaro incidente di gara. Ora con Seb siamo secondi nel mondiale Piloti e anche se la matematica dice che il campionato è ancora aperto, l’umiltà dice il contrario. Cerchiamo innanzitutto di lavorare, gara per gara, per consolidare la nostra posizione attuale».