Ferrari, Arrivabene: «La Formula 1 deve prendere esempio dalla MotoGP»
Quello del Mugello, da sempre, è un appuntamento speciale non solo per gli appassionati del Motomondiale. Nel paddock della pista toscana, in occasione della gara che ha visto la vittoria di Jorge Lorenzo, si è visto anche Maurizio Arrivabene, Team Principal della Ferrari, che è venuto a salutare gli amici del box Ducati dati i lunghi trascorsi in Marlboro, che da sempre ha avuto un rapporto particolare con la Casa di Borgo Panigale. Proprio il numero uno della Rossa, ma quella a quattro ruote, non ha perso occasione per criticare l’eccessiva esclusività del paddock della Formula 1.
Il bresciano, che in occasione della sua prima uscita pubblica da uomo di Maranello, si era andato a sedere sulla tribuna centrale in mezzo ai tifosi, ha sottolineato che il paddock della Formula 1 dovrebbe essere più alla mano, prendendo spunto da quanto accade in MotoGP: «Quanto è bella la MotoGP. È un mondo che dovrebbe essere un esempio per tutti. In Formula 1 sono convinti che più chiudono le porte del paddock, più fanno quelli esclusivi, e più sono fighi – ha commentato il Team Principal della Ferrari – Peccato che le cose non vadano esattamente in questa strada. Basta guardare quello che accade al Mugello: ci sono giovani, la folla è entusiasta e si respira vera atmosfera di festa».
Attualmente, una delle differenze maggiori tra i due maggiori campionati motoristici riguarda proprio il numero di spettatori sulle tribune: «Dicono che oggi saranno quasi centomila spettatori in autori. Se prendiamo i dati alla mano è un numero incredibile – ha continuato il manager bresciano che si è definito nazionalista nel tifo – È impossibile non riuscire a pensare, invece, a certi vuoti sulle nostre, di tribune. Vi ricordate la Cina?». Nessuna novità. Sono già parecchi anni che i tifosi si battono su questa filosofia, sostenendo come il consentire ai fan di avvicinarsi a vetture e piloti, permetterebbe alla Formula 1 di riacquisire il pubblico. Richieste alle quali non si è mai prestata la dovuta attenzione.
Eleonora Ottonello
@lapisinha