Fernando Alonso: «Mi piace la verità detta in faccia non chi fa promesse»

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«Probabilmente ho deluso qualcuno quando ho affermato di non fare nulla di strano. Arrivo presto in pista, circa tre ore e mezza prima della corsa. Partecipo ad alcune riunioni con gli ingegneri per parlare della strategia e poi si va alla parata piloti. Quando quest’ultima termina, ho 30 minuti per me. Chiamo la mia famiglia, la mia fidanzata e poi salgo in macchina. Si tratta di una procedura standard. Nessun divertimento».
Così ha iniziato Fernando Alonso in quella che potremmo definire come un’intervista, rilasciata al sito ufficiale della Formula 1, dove ha spiegato cosa c’è oltre il casco. Una chiacchierata che ha voluto andare ad analizzare il lato più personale del pilota della McLaren, come ad esempio le sue manie: «Sono molto preciso quando si parla di tempistiche. La mia cameretta nel motorhome è piena degli orari esatti del mio programma in ogni fine settimana. Cancello tutto in base a quello che ho fatto. Questo è il mio personale conto alla rovescia verso la gara».

Questo è quello che fa prima di salire in macchina per il Gran Premio, ma cosa accade dopo? «Generalmente riguardo la gara così posso rilassarmi, analizzare quanto successo e poi voltare pagina – ha continuato Alonso – Se non lo facessi penserei costantemente a cosa è successo durante la corsa. Invece, rivedendola, puoi soffermarti, capire, darti delle spiegazioni e poi chiudere il libro e pensare al capitolo successivo». Il pilota della McLaren non si è lasciato scappare la possibilità di dare una propria descrizione di come dovrebbe essere un pilota di Formula 1: «In alcune occasioni dovrebbe essere un po’ attore. Sempre si avrà a che fare con situazioni in cui, devi essere un poco falso, nel lavoro, come nella vita privata. Un pilota ha la necessità di essere un po’ egoista, non arrogante, perché altrimenti perdi il rispetto di chi ti circonda».

Tanto si è parlato del passaggio di Fernando Alonso in McLaren. C’è chi ha preso positivamente la notizia e chi negativamente. Eppure per il due volte Campione del Mondo, il ritorno a Woking è una specie di seconda possibilità. Fernando ha le idee ben chiare su come dovrebbe essere costruita una squadra: «Il compagno di squadra ideale deve essere veloce, leale alla squadra e con buon senso dell’umorismo. Dobbiamo passare molto tempo assieme e sempre saremmo costretti a condividere momenti di stress non necessariamente tra te e il compagno, quanto all’interno del team. Ecco perché avere un teammate scherzoso aiuta, molto – ha sottolineato Alonso – Per quanto riguarda i boss, mi piacciono quelli che riescono a rispettare le aspettative. È bello sentirsi dire la verità sul punto di sviluppo della monoposto e a riguardo delle risorse che abbiamo a nostra disposizione. A me piace la verità detta in faccia ma purtroppo ci sono alcuni dirigenti che utilizzano subdoli trucchetti e questo genere di cose non fa per me».

Uno degli oggetti che Fernando Alonso usa di più è sicuramente il suo cellulare che gli permette di essere sempre collegato col mondo e coi suoi appassionati: «Probabilmente Twitter è la app che uso di più, è un modo semplice per stare in contatto con gli appassionati – ha commentato il pilota della McLaren – Mi serve anche per stare aggiornato su quello che accade nel mondo. Ok, non è come leggere un quotidiano ma alla fin fine se dai un occhio su Twitter di prima mattina ti dai un’idea di quello che sta accadendo».

Eleonora Ottonello
@lapisinha