Fernando Alonso, amara constatazione: «Preferirei più trofei che rispetto»
Anche se sono ormai sette gli anni che dividono Fernando Alonso dall’ultimo mondiale vinto, nel 2006 con la Renault, eppure gli attestati di stima, che iniziano a stare un po’ stretti allo spagnolo, non smettono di arrivare. L’iberico, a Maranello dal 2010, non è ancora riuscito a trionfare col Cavallino Rampante, ci è andato vicino, anche più di una volta, ma dovendosi sempre arrendere davanti alla costanza di prestazioni della Red Bull e di Sebastian Vettel. La Ferrari aspettava con impazienza il mondiale 2014, quello che, secondo le carte, avrebbe riportato tutti sullo stesso piano. La Rossa era sicura di dare ai suoi piloti una vettura vincente, una monoposto che avrebbe permesso alla coppia Raikkonen-Alonso di lottare costantemente per il gradino più alto del podio. Quella del 2014 per lo spagnolo è la quinta stagione a Maranello, la quinta senza vittoria del titolo mondiale.
Fernando, a fine del GP d’Austria, ha commentato la gara come «la migliore della stagione», con una F14T migliorata sul passo gara ma ancora troppo distante dalla Mercedes. La Ferrari dello spagnolo è stata la prima vettura della classifica non spinta dai propulsori tedeschi, eppure non si riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Sono passati cinque anni come questo. C’è grande soddisfazione quando tutti ritengono che tu stia correndo al massimo, quando c’è il rispetto da parte dei piloti, dei team principal e dei tifosi per quello che si fa, ma io preferirei non ricevere alcun rispetto e vincere più trofei», ha sottolineato Alonso. Nuova stagione, stesso risultato insomma. Per la quinta stagione consecutiva lo spagnolo è costretto ad alzare bandiera bianca: «Colmare il divario con le Mercedes? Impossibile. La differenza è troppa: non possiamo toccare il motore, non possiamo fare grandi cambiamenti e loro sono oltre 200 punti avanti a noi nel mondiale costruttori».
Secondo le ultime indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, la Ferrari avrebbe offerto ad Alonso un rinnovo a lunga scadenza, fino al 2019, per evitare che lo spagnolo, complici i risultati deludenti della Rossa degli ultimi cinque anni, possa accasarsi da qualche altra parte: «Mi aspetto che nel 2015 ci siano grandi passi in avanti da parte di tutti, anche dalla Mercedes ovviamente. Spero che col tempo, anche noi riuscissimo a raggiungere il loro livello perché è quello per il quale stiamo lavorando», ha concluso l’iberico.